Efficacia del bendaggio funzionale nell'instabilità cronica di caviglia: revisione sistematica della letteratura
Distorsioni dell'articolazione tibiotarsica
La distorsione è un trauma che coinvolge l'articolazione in particolare la capsula articolare e i legamenti. Per definizione s'intende un evento che provoca la perdita temporanea ed incompleta dei rapporti anatomici tra le superfici articolari, dovuta ad una sollecitazione che supera il limite di resistenza fisiologica dei tessuti interessati. La classificazione delle distorsioni secondo Reid, prevede tre gradi diversi a seconda dell'entità del danno nei confronti dei legamenti articolari.
. Il primo grado o distorsione leggera è caratterizzato da microstiramenti o minime rotture di un modesto numero di fibre. È presente una lieve dolorabilità o tumefazione anche se c'è una minima perdita d'integrità strutturale. Il danno funzionale è assente o minimo e non compare instabilità articolare. Normalmente c'è un ritorno all'attività fisica entro 10-15 giorni con una protezione. I segni caratteristici di questo grado sono: perdita minima di integrità strutturale, nessuna mobilità anomala, sensibilità locale, minima ecchimosi, lieve o assenza di gonfiore.
. La distorsione di secondo grado o moderata, comporta un danno al tessuto legamentoso con perdita di una certa integrità strutturale. È di difficile diagnosi poiché comprende una vasta gamma di lesioni. In generale necessita di 2-3 settimane di riabilitazione e riposo relativo, seguite da 2-3 settimane di ripresa controllata con carichi progressivi. Le forme più severe di distorsioni di secondo grado possono portare ad un'instabilità funzionale nonostante il corretto programma riabilitativo svolto. Vi è infatti possibilità di recidiva, per questo risultano necessarie una protezione da ulteriori insulti e una immobilizzazione della caviglia. I segni che caratterizzano questo tipo di distorsione sono: mobilità anomala della caviglia, debolezza strutturale significativa, ecchimosi e gonfiore moderati fino alla possibile emartro.
. La distorsione di terzo grado o completa consiste nella totale rottura del legamento con conseguente perdita dell'integrità strutturale. Nella maggior parte dei casi è richiesta l'immobilizzazione completa o relativa, per un periodo di 3-6 settimane e spesso è necessario l'intervento chirurgico. Ci può essere associato un danno alle strutture tendinee e nei casi veramente gravi si possono verificare lesioni osteocondritiche e osteocondrali. Un trattamento inadeguato di questa lesione conduce a ricorrenti instabilità e a fenomeni degenerativi a carico dell'articolazione. Dal punto di vista funzionale, questo tipo di distorsione, prevede una prolungata protezione e spesso permane una instabilità funzionale. In questo caso è da prendere in considerazione l'intervento chirurgico. La caviglia è caratterizzata da ecchimosi significativa ed emartro; vi è la perdita di integrità strutturale e una mobilità articolare anomala notevole. Inoltre tumefazione, dolorabilità, incapacità di sostenere il peso sull'arto e infine instabilità meccanica dell'articolazione.
Le distorsioni possono essere classificate anche secondo Lanzetta (Lanzetta, 1991). Sono previste tre tipi di lesione: recente, recente su precedente e lesioni inveterate o instabilità cronica. Mentre per indicare la gravità della lesione capsulo-legamentosa sono previsti 4 gradi diversi. Tale classificazione ha il vantaggio di indicare correttamente il trattamento sulla base di indagini cliniche e funzionali. Essa prevede l'aspetto clinico, l' esame radiografico dinamico sotto stress, che trova indicazione, se i test clinici di instabilità sono positivi, per la quantificazione dell'instabilità, sia nelle lesioni acute che nelle croniche più severe; e la presenza o meno di lesione, specificando quali legamenti sono interessati.
. Grado 0: dal punto di vista clinico vi è una modesta tumefazione, talvolta presenza di piccolo ematoma laterale e dolenzia premalleolare laterale. Alla valutazione radio-dinamica è presente uno stress in varo <10° e uno stress in antero-pulsione <5mm. Infine non ci sono lesioni legamentose.
. Grado 1: presenza di una tumefazione laterale crepitante con ematoma, dolore angolo peroneo-tibiale e il carico è permesso con dolore. Lo stress in varo è 10-15° mentre in antero-pulsione è di 8mm. Infine c ‘ è una lesione isolata del PAA.
. Grado 2: ematoma laterale e mediale, dolore sotto e premalleolare, aumento della mobilità laterale e zoppia. Lo stress in varo è di 20-25° e lo stress in antero-pulsione è di 10-15mm. In questo caso i legamenti interessati sono il PAA, PC e l'astragalocalcaneale o interosseo (AC).
. Grado 3: la caviglia si presenta con edema ed ematoma nell'angolo tibio-peroneale anteriore e con dolore nel movimento di varismo del piede. Inoltre c è un cassetto anteriore positivo ed è impossibile l'appoggio del piede a terra. Lo stress in varo è di 30° e quello in antero-pulsione è di 15mm. I legamenti lesionati sono: PAA, PC, PAP e non sempre il legamento AC.
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Efficacia del bendaggio funzionale nell'instabilità cronica di caviglia: revisione sistematica della letteratura
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Informazioni tesi
Autore: | Marco Buccianti |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Siena |
Facoltà: | Medicina e Chirurgia |
Corso: | Fisioterapia |
Relatore: | Marco bonifazi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 73 |
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