Le zone d'ombra della rete
Diritti digitali ed etica
Sono tanti e diversi i diritti digitali ma, visto la stretta connessione che li unisce e gli stretti confini fra l’uno e l’altro, questi diritti si incrociano e si sovrappongono in un qualcosa di unico, supremo diritto ad un internet etico. Questi sono i tratti essenziali: diritto a una comunicazione e a un’informazione moralmente giusta, alla cooperazione, diritto alla privacy e diritto alla riservatezza, garanzia di sistemi di cifratura e anonimizzazione dei dati, tutti segni che possono incidere in maniera significativa sui meccanismi di funzionamento delle società democratiche. Soprattutto predomina fra i diritti digitali quello alla riservatezza, che fa parte della sfera personale dell’individuo e quindi ha a che fare con quanto concerne la libertà personale (Bernabè, 2012).
Nel lontano 1994, alcuni sostenitori di un mondo digitale buono e felice, capitanati da Esther Dyson e Alvin Toffler, (Dyson et Al., 1994) redassero un opuscolo sottotitolato "A Magna Carta for the Knowledge Age" nel quale era salutato l’avvento di territori digitali finalmente uniti da interessi condivisi,oltre i confini geografici. Anche Nicholas Negroponte (1995), sostenitore dei diritti digitali, acclamava con convinzione l’avvento di una nuova era di pace planetaria al momento in cui la rete avrebbe abbattuto i confini (Negroponte, 1995).
La Global Network Initiative (GNI) (2012) è un codice di condotta firmato a fine 2008 e creato da una coalizione tra aziende in internet che con questo si impegnano al rispetto delle leggi e degli standard in materia di privacy, bilanciando libertà di espressione e diritti fondamentali riconosciuti a livello costituzionale e in cui convergono organizzazioni a difesa dei diritti umani, organismi come Human Rights, Human Rights in China, Human Rights First e il comitato per la tutela dei giornalisti, Committee to Protect Journalists. Vi prendono parte anche organismi di ricerca e testate di informazione, e pure società operanti nel settore della comunicazione e su internet,aziende come Yahoo!, Google e Microsoft. Sorprende che fra i sottoscrittori ci sia Google. Il progetto è nato in risposta alle azioni di censura in rete che hanno visto coinvolte, soprattutto in Cina, aziende del settore. Sono occorsi oltre due anni per elaborarlo, gran parte dei quali spesi a definire una serie di principi creando anche incentivi ad adempiervi che fossero graditi tanto ai gruppi operanti in difesa dei diritti umani quanto alle aziende in internet in bilico fra interessi di mercato e obblighi istituzionali. La versione finale dei principi, forse quella più pregnante, non è stata tuttavia sottoscritta da tutte le organizzazioni coinvolte. Le aziende Facebook e Twitter si sono rifiutate di firmare e Amnesty International e Reporters sans Frontières si sono ritirati dai lavori. Per RSF, pur se ‘procede nella giusta direzione’, l’iniziativa manca di applicabilità concrete.
John Perry Barlow (1996), poeta, saggista e attivista statunitense, è conosciuto soprattutto come difensore delle libertà digitali. La sua opera più famosa come attivista è la Dichiarazione di indipendenza del Ciberspazio, pubblicata online nel febbraio 1996 e scritta in risposta alla conversione in legge negli Stati Uniti del Telecommunication Act. Questa è la parte finale, «[…] Noi creeremo una civiltà della Mente nel Ciberspazio. Possa essa essere più umana e onesta del mondo che i vostri governi hanno prodotto in precedenza». È significativo il fatto che sia stata scritta nel lontano 1996 e abbastanza avvilente se questo anelito di speranza è paragonato alla situazione attuale del web quasi venti anni dopo.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Le zone d'ombra della rete
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Letizia Nicita |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi di Pisa |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Comunicazione d'Impresa e Politica Risorse Umane |
Relatore: | Roberta Bracciale |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 161 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi