Pedofilia: malattia o delitto?
L'identikit del pedofilo
Il pedofilo è un adulto che abusa sessualmente di un bambino prepubere. Nella maggior parte dei casi, l'abusante è una persona appartenente alla famiglia stretta o allargata o ad amici della stessa.
Diverse ricerche, finalizzate all'identificazione di un pedofilo tipo, hanno dimostrato che è possibile individuare un profilo ciclico:
- nella maggior parte dei casi, si tratta di soggetti di sesso maschile;
- l'attrazione sessuale verso i bambini inizia a manifestarsi nel corso dell'adolescenza e della prima età adulta;
- nella metà dei casi, fa abuso di sostanze;
- la pedofilia è quasi sempre collegata ad altra parafilia, intesa come disturbo della sfera sessuale;
- ha un'età compresa tra i 40 e i 70 anni;
- in generale, non presenta deficit cognitivi ma mostra buone capacità di pianificazione dei propri comportamenti, conducendo una vita apparentemente normale130;
- ricorre a forme sottili per adescare bambini, evitando azioni violente;
- molesta soggetti di entrambi i sessi;
- importuna principalmente vittime conosciute;
- tende a giustificare il suo comportamento una volta scoperto;
- preferisce minimizzare il suo atteggiamento.
La psichiatria, partendo dalle caratteristiche della personalità e dalla frequenza del comportamento dei pedofili, ha delineato diverse categorie di persone affette da pedofilia:
- il pedofilo latente è colui che, pur manifestando un morboso interesse nei confronti dei bambini, accompagnato da ricorrenti fantasie erotiche, non giunge mai al contatto, comprendendo l'inaccettabilità sociale dei propri impulsi e seguendo sempre rigide norme morali;
- il pedofilo occasionale è colui che non manifesta gravi alterazioni psicologiche, ma che si abbandona ad esperienze sessuali con minori in particolari occasioni, approfittando di vacanze in paesi che offrono una grossa offerta di turismo sessuale come la Thailandia, lo Sri Lanka, il Brasile, la Cambogia ed Medio Oriente. L'atmosfera esotica, il clima di distensione ed i prezzi modici favoriscono la trasgressione di quelle norme morali che vengono scrupolosamente osservate nel paese d'origine. L'esperienza sessuale con un minore gli serve momentaneamente per rivivere la propria mascolinità perduta. Alla base della sua patologia c'è il bisogno di fare una esperienza nuova e fino a quel momento ritenuta un tabù.
-
il pedofilo della personalità immatura è colui che, deficitario di un sufficiente sviluppo nella sfera affettiva ed emotiva, non è riuscito a sviluppare un rapporto interpersonale appropriato con gli adulti; pertanto, si sente padrone della situazione ed a suo agio solo in compagnia di bambini, che non lo intimoriscono e non possono competere con lui. Non ha o non può avere rapporti sessuali con persone adulte poiché, in un rapporto alla pari, non riuscirebbe a sottometterli alla sua volontà;
-il pedofilo occasionale si definisce un "amante dei bambini" ed idealizza le sue relazioni fino a sostenere che sono l'espressione di un amore autentico. Quando l'oggetto dell'amore perde le caratteristiche infantili, è costretto a rivolgere le sue attenzioni ad un nuovo amante, mostrando una personalità vulnerabile.
- il pedofilo regressivo è colui che, nonostante sia riuscito a stabilire, con grosse difficoltà, legami affettivi con persone adulte a un certo punto, a causa dello stress quotidiano, inizia ad avvertire un senso di inadeguatezza. Non riuscendo a controllare gli stimoli causati dallo stress, inizia a rivolgere il proprio interesse sessuale verso i bambini. Tale interesse diviene un atto istintivo, inatteso ed irrefrenabile, rivolto soprattutto a soggetti sconosciuti;
- il pedofilo aggressivo è colui che manifesta spesso un comportamento antisociale e antifemminista, trae piacere nell'assalire la sua vittima e farle del male, fino a procurarne la morte. Alla base della propria violenza c'è sempre un fondo di frustrazione ed inadeguatezza, un sentimento di svalutazione di sé e degli altri. Abusando di un bambino, non fa altro che aggredire la parte vulnerabile di se stesso, sperando di allontanare l'ossessione delle sue debolezze;
- il pedofilo omosessuale è colui che vede nel bambino se stesso da piccolo e lo ama così come avrebbe voluto essere amato dalla propria madre. Con l'abuso sopperisce alle carenze affettive subite.
Le tecniche che i pedofili usano per adescare i bambini sono le più svariate. Nelle violenze extrafamiliari, il pedofilo corteggia un genitore per poi ammaliare i figli, convive o sposa una donna con prole, cerca di stringere una forte amicizia con i genitori dei bambini per ottenerne la fiducia, avvicina ragazzi con carenze affettive, frequenta quei luoghi che offrono maggiori opportunità di incontro con i minori: parchi, aree attrezzate, campi sportivi, campeggi, spiagge e tutte quelle manifestazioni che, per diversi motivi, attirano un gran numero di potenziali vittime; ovunque insomma ci siano bambini che, in un contesto pubblico, possano essere avvicinati senza che questo desti sospetti in chi ne ha cura. Nelle violenze intrafamiliari, sovente, si assiste a comportamenti in cui il nonno o lo zio mettono sulle ginocchia la nipotina o il nipotino per farlo sfregare su di lui, o sfruttano occasioni come il momento del bagnetto, del cambio di pannolino o della buonanotte. Nel 70 % dei casi, le denunce di abuso su minori sono a carico di patrigni e padri, ma ci sono anche zii, cugini, fratelli, sorelle maggiori e qualche volta la madre. Sia i pedofili intrafamiliari che extrafamiliari, per indurre il bambino a tacere le violenze subite, sono soliti avanzare intimidazioni come minacce di abbandono, di separazione e di colpevolizzazione.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Pedofilia: malattia o delitto?
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Informazioni tesi
Autore: | Maria Luisa Fasulo |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università Telematica Pegaso |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Gianluca d'Aiuto |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 144 |
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