Internazionalizzazione d'impresa in Brasile: studio di fattibilità per un impianto di cogenerazione a biogas
Il Biogas In Italia: Il ''Made In Italy'' Come Sinonimo Di Esperienza
Un recente ricerca presentata a Milano presso l’Osservatorio di Agroenergia 2013 ha rivelato che l’Italia è al secondo posto, dopo Germania, per numero di impianti di biogas. Secondo il censimento a inizio 2013 del CRPA emerge che sul territorio sono presenti 994 impianti, equivalenti a circa 750 MW installati di cui, il 65,6% di taglia compresa tra i 600 e i 1000 kWe e il 21,1% di piccola taglia, inferiore ai 300 kWe.
Con i primi impianti operativi già a partire dalla metà degli anni Novanta, l’Italia può vantare una più che decennale tradizione nella progettazione e nella costruzione degli impianti a digestione anaerobica. Circa il 60% di questi utilizza prevalentemente rifiuti zootecnici e materiali di scarto di origine animale, con l’eventuale impiego di colture energetiche per massimizzarne efficienze e rese metanigene. Dimostrazione che lo sviluppo della filiera del biogas è fortemente legato alle attività zootecniche e a tutti quei settori ad esse legate.
Emerge anche, che la maggior parte dei reattori è compresa in una fascia dimensionale che varia tra 1.000 e 5.000 m3; che la temperatura più diffusa a cui avviene il processo, è quella tipica della mesofilia (tra 30 e 40° C) e che la tipologia d’impianto prevalente è quella con vasche a pareti verticali (Cstr; il 50%), seguita da quelli a flusso orizzontale (Pfr, 26%).
Secondo l’Energy&Stratecic Group, attualmente in Italia sono presenti più di 450 aziende che operano nel settore, tra fornitori di componenti, tecnologie e costruttori. E anzi, il trend di crescita sembra non diminuire grazie:
- alla presenza di normative e finanziamenti statali (Certificati verdi, D.M 6/07/2012, obiettivo 20-20-20,etc7);
- al lavoro di ricerca e divulgazione degli enti e delle associazioni (SEBE, CRPA, CIB, etc.);
- allo sviluppo di una filiera che riesce a trasformare i territori in “sistemi”, valorizzandone le risorse locali;
- alle potenzialità stimate sugli 8 Mld di CH4/anno, equivalenti ad una potenza di 3300MWe, che stimolano la crescita del settore.
Forti di questo sviluppo e dei livelli di esperienza raggiunti si può offrire, ancora una volta, il “Made In Italy” come simbolo di affidabilità e professionalità, per affiancare tutte quelle aziende brasiliane che vogliono scoprire i vantaggi della filiera del biogas.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Internazionalizzazione d'impresa in Brasile: studio di fattibilità per un impianto di cogenerazione a biogas
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Informazioni tesi
Autore: | Claudia Di Paolo |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria gestionale |
Relatore: | Alessandra Bonoli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 105 |
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