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L'utilizzo della simulazione nella formazione infermieristica

La simulazione come metodo didattico andragogico

L'adulto, per apprendere deve sentire in sé il bisogno di conoscere, l'esigenza di acquisire un nuovo modus operandi per la sua quotidianità e inoltre, anche per ragione dell'esperienza posseduta, esso deve sentire che il proprio concetto di sé viene preso in carico dal formatore, ma anche rispettato durante tutto il percorso formativo. Egli cioè deve essere collocato in una situazione di autonomia (vs dipendenza), quindi la relazione dovrà essere alla pari, e la formazione dovrà avvenire per scambio, per diffusione. Nell'educazione dell'adulto l'esperienza ha un ruolo essenziale, sia positivamente per l'attività di apprendimento sia talvolta negativamente, perché può costituire una barriera di pregiudizi e abiti mentali che producono una resistenza all'apprendimento. Come conseguenza, nella formazione degli adulti il compito del facilitatore d'apprendimento ê aiutare i discenti a prendere coscienza del "bisogno di conoscere", perché l'adulto professionista è disponibile alla formazione solo quando è consapevole di poter/dover acquisire maggiori conoscenze in uno specifico ambito professionale o scientifico. E' noto inoltre che tale consapevolezza può essere accresciuta dalle esperienze reali o simulate in cui i discenti, autonomamente o facilitati, possono scoprire il divario (il gap formativo) tra il punto in cui attualmente sono e quello a cui aspirano. Colmare questo divario diventa motivazione e sprono all'apprendimento stesso, che quindi si tramuta in un processo attivo e non resta fine a se stesso, ma può mirare al cambiamento degli atteggiamenti professionali quotidiani. Tramite la simulazione si può imparare a riconoscere i propri limiti e a sviluppare simultaneamente le proprie capacità, orientandole verso un apprendimento più consapevole, e mirato a colmare il divario tra ciò che si è e ciò che si vuole essere, tra ciò che si sa fare e ciò che si vuole imparare a fare. Se è vero che gli adulti sono interessati solo a ciò che li motiva, questo percorso li rende motivati e attivi nella formazione, perché è centrato soprattutto sulla vita reale. "Gli adulti sono motivati a investire energia nella misura in cui ritengono che questo potrà aiutarli ad assolvere dei compiti o ad affrontare i problemi che incontrano nelle situazioni della loro vita reale". Infatti, essi imparano, comprendono abilità, valori, atteggiamenti molto più efficacemente se presentati in un contesto di situazioni reali. In altri termini, con la simulazione la prospettiva ê di un'immediata applicazione di quanto appreso, la formazione è vista come una valigia da riempire strada facendo, dentro la quale in un secondo momento trovare esattamente ciò che serve per risolvere la contingenza, reale, attiva e operativa della propria realtà.

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'utilizzo della simulazione nella formazione infermieristica

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Informazioni tesi

  Autore: Stefania Toso
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli studi di Genova
  Facoltà: Medicina e Chirurgia
  Corso: Infermieristica
  Relatore: Loredana Sasso
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 84

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Parole chiave

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infermieristica
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università di genova
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