Strutture formali e strutture tematiche nel ''Passé simple'' di Driss Chraibi

Le Passé simple si svolge durante il protettorato francese in Marocco. La Francia riesce a occupare il territorio marocchino nel 1912 e solo nel 1956 il Marocco ottiene l’indipendenza. Durato quarantaquattro anni, il protettorato francese ha portato a tanti cambiamenti nella società marocchina.
Nel romanzo l’incontro-scontro tra le due culture è evidente. La cultura francese nel romanzo è percettibile da due punti di vista opposti:quello del padre, che è contrario ai francesi e alla cultura occidentale in generale, e quello di Driss, ammiratore dei Francesi e della loro cultura.
Il padre di Driss non accetta la cultura occidentale che la Francia ha cercato di imporre. Arriva al punto di non accettare che il figlio stia in casa con la divisa che indossa per andare al liceo francese, troppo occidentale per lui.
Il figlio é quindi obbligato a piegare i pantaloni e togliersi la cravatta prima di sedersi sul seddari, il divano tradizionale marocchino:

Je retrousse mon pantalon. Je défais ma cravate, l’accroche à un clou. Seulement alors, je peux prendre place sur le seddari (p. 11).

Chraïbi, per sottolineare questa opposizione, mette anche in contrapposizione un elemento tipicamente occidentale, la cravatta, e uno tradizionale, il seddari.
Nel romanzo vediamo che la presenza dei Francesi in Marocco ha molto influenzato la mentalità della popolazione marocchina.
La Francia, infatti, ha cercato di far assimilare la propria cultura, sia attraverso l’insegnamento nelle scuole, sia attraverso la presenza nelle strutture pubbliche; spesso è riuscita a condizionare la mente della popolazione e persuadere che la cultura occidentale fosse migliore. In alcuni casi, questa influenza è totale:

Et toi, toi que nous espérions notre gloire, qui es-tu ? va pour le couteau, va pour le Ramadan, mais ton rêve ?il est de nous quitter et de nous oublier tous, bien, vite et totalement, dès que tu seras parti…de nous haïr, de haïr tout ce qui est Musulman, tout ce qui est Arabe, sais-tu pas ce qu’il est devenu d’Abdeljlil, ton ancien professeur à l’école Guessons ? Il est à Paris, il est devenu catholique et même prêtre… tâche de faire mieux ; Dieu t’assiste! Tu seras peut-être pape… (p.53).

Il padre di Driss, nel passo appena riportato, critica il figlio colpevole, secondo lui, di odiare la sua famiglia e di sognare di abbandonarla; lo accusa di detestare la propria cultura e religione. A questo punto, ricorda la storia del suo maestro della scuola coranica che, partito per Parigi, non solo è diventato cattolico ma anche prete; ironicamente propone al figlio di fare di meglio diventando Papa. Il fastidio che provoca questo avvicinamento alla cultura occidentale o alla religione cristiana, in un uomo legato alla propria cultura e tradizioni, come Haj Fatmi Ferdi, è scontato ed evidente. [...]