Gli accordi per lo sviluppo internazionale delle PMI: il contratto di rete

Il raggiungimento della presenza estera di un’impresa internazionalizzata tipicamente è un processo che si articola in più stadi, nei quali la realtà aziendale assume una configurazione particolare. L’assenza di un rapporto deterministico tra la storia dell’impresa e la sua articolazione internazionale non rappresenta tuttavia un ostacolo a ricercare gli elementi più interessanti di questo processo, in particolare le cause e le decisioni alla base dell’evoluzione dell’azienda in senso stretto. A tal proposito, è bene ricordare che in genere l’internazionalizzazione non rispecchia un percorso lineare e stabilito, bensì è il risultato di alcune forze rilevanti capaci di modificarne la stessa struttura e di rendere unica ogni storia imprenditoriale. La teoria evolutiva è appoggiata anche da Rispoli, il quale afferma che “per internazionalizzazione delle imprese può intendersi un processo che, a partire da un rapporto relativamente semplice ma sistematico delle imprese con i mercati esteri (come quello generato da flussi esportativi non occasionali), porta via via verso forme di investimento all’estero e comunque verso lo sviluppo di relazioni competitive, transattive e collaborative con altri aziende di produzione e di servizi, pubbliche e private, di altri paesi”. L’autore giudica severamente le imprese coinvolte passivamente in un processo di internazionalizzazione generato da cause esterne o da attori estranei alla struttura interna dell’azienda. In realtà, come abbiamo avuto modo di vedere, l’internazionalizzazione trainata è solo uno dei modi – sebbene denoti un impulso interno molto debole – di giungere a un processo di espansione estera.
Più in generale, a ogni fase del processo d’internazionalizzazione corrisponde una ben precisa configurazione strategica e organizzativa.
Le fasi più rilevanti di questo processo sono:
- entrata nel mercato estero;
- assestamento della presenza nel mercato estero;
- sviluppo della posizione competitiva nel mercato estero;
- razionalizzazione della posizione internazionale.

In ognuna di queste fasi, l’impresa è al centro di un processo dinamico di acquisizione continua di conoscenze e competenze, e di adattamento alle sfide e alle peculiarità dell’ambiente esterno. Durante il processo di internazionalizzazione l’impresa si trova in una di queste fasi, ma potrebbe anche affrontare più stadi nello stesso momento, condizione determinata dalle peculiarità di tale processo: poiché l’internazionalizzazione è un processo incrementale e graduale, l’impresa potrebbe trovarsi nella condizione di dover gestire un mutamento organizzativo interno nello stesso momento in cui è impegnata nell’espansione in un ulteriore mercato o nella riorganizzazione della propria catena del valore. Il coinvolgimento in diverse fasi del processo richiede all’impresa la capacità di affrontare contemporaneamente problematiche differenti e di condividere esperienze e best practices tra le risorse umane e professionali di cui l’impresa dispone, per giungere a una migliore definizione e alla partecipazione collettiva al processo di internazionalizzazione. [...]