La disciplina giuridica del fenomeno dell'immigrazione e la tutela dei diritti fondamentali in Italia e Spagna
I migranti in cerca di protezione nell'Unione Europea
La Convenzione europea di Ginevra del 1951 relativa allo status dei rifugiati, dopo aver enunciato il divieto all'art. 32.1 le limitazioni al potere degli Stati di procedere all'espulsione dei rifugiati regolarmente presenti sul territorio,
all'art. 33 sancisce il divieto, non assoluto, di espellere i rifugiati verso Paesi in cui la loro vita o la loro libertà sono minacciate.
In epoca successiva si è assistiti ad un ampliamento del principio del non-refoulement, che ha fatto si che tra i beneficiari del medesimo non figurano più solo i rifugiati, ma anche le persone che, se non accolte all'interno dello Stato, rischiano di subire atti di tortura o trattamenti inumani o degradanti, o attentati alla vita, ampliando così il fenomeno del refoulement sia all'allontanamento che al respingimento di quelle persone soggette a tali rischi.
L'Unione europea, conformemente alla prassi affermatasi nel diritto internazionale, pone una distinzione tra Paese di origine sicuro, Paese terzo sicuro e Paese di primo asilo, aggiungendo ad essi un'ulteriore categoria di Paese sicuro di più recente creazione normativa: il Paese terzo europeo sicuro.
Il primo tentativo di armonizzazione della regolamentazione del fenomeno in sede europea si ha con la c.d. risoluzione di Londra del Consiglio dei Ministri del 30 novembre e 1 dicembre 1992, che tuttavia lascia gli Stati liberi di seguire un proprio orientamento.
Il Trattato di Amsterdam, firmato nel 1997, rappresenta un fondamentale passo versa la comunitarizzazione delle normative nazionali, per mezzo dello spostamento della materia di asilo e immigrazione dal terzo pilastro dell'Unione, regolato dalla cooperazione intergovernativa, al primo pilastro contraddistinto dal metodo comunitario.
Il programma di Tampere del 1999 si pone poi come obbiettivo la creazione di un sistema europeo comune di asilo, tracciando le scadenze e le priorità per una piena attuazione del Trattato di Amsterdam.
Il Trattato di Lisbona del 2007 segna il vero punto di svolta verso una politica comune, prevedendo l'adozione, da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, degli atti relativi ad un Sistema europeo comune di asilo che includa: uno status uniforme in materia di asilo valido in tutta l'Unione; uno status uniforme in materia di protezione sussidiaria; un sistema comune volto alla protezione temporanea degli sfollati in caso di afflusso massiccio; criteri e meccanismi di determinazione dello Stato membro competente ad esaminare una domanda di asilo o protezione sussidiaria.
L'art. 78.3 TFUE prevede che qualora uno o più Stati membri debbano affrontare una situazione di emergenza caratterizzata da un afflusso improvviso di cittadini di Paesi terzi, il Consiglio, su proposta della Commissione, può adottare misure temporanee a beneficio dello Stato membro interessato.
L'art. 80 TFUE afferma il principio di solidarietà ed equa ripartizione delle responsabilità tra Stati membri per le politiche di immigrazione e asilo, anche in termini finanziari, tuttavia allo stato attuale non sono previsti meccanismi di redistribuzione interna tra gli Stati membri di cittadini di Paesi terzi immigrati o beneficiari di protezione internazionale, su base obbligatoria.
Il primo provvedimento in materia è rappresentato dalla direttiva 2003/09, recante norme minime relative all'accoglienza dei richiedenti asilo negli Stati membri, che contempla diverse misure comportanti restrizioni alla libertà di movimento dei richiedenti asilo senza però precisarne la portata.
La prevista misura del confino in un determinato luogo consiste in una misura privativa della libertà personale, ed è positiva la previsione che essa possa essere disposta solo ove necessaria.
Tuttavia, data la vaghezza della norma, non è da escludersi che la possibilità di fissare "un luogo di residenza" per i richiedenti asilo possa risolversi, in fase di recepimento, in una misura privativa della libertà.
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La disciplina giuridica del fenomeno dell'immigrazione e la tutela dei diritti fondamentali in Italia e Spagna
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Informazioni tesi
Autore: | Adriano Manna |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi Roma Tre |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Studi Europei |
Relatore: | Salvatore Bonfiglio |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 176 |
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