Riforma Brunetta: valutazione della performance nella Pubblica Amministrazione

È da notare che il legislatore nel riferirsi al concetto di performance utilizza entrambi i termini: “misurazione” e “valutazione”. I due termini non devono considerarsi sinonimi e hanno significati chiaramente diversi.

La misurazione è, infatti, il processo attraverso il quale le organizzazioni utilizzano con continuità e sviluppano nel tempo indicatori quantitativi obiettivi e significativi, sistematicamente rilevati per valutare i progressi fatti nel conseguimento degli obiettivi predeterminati.

Nella misurazione assume rilievo la componente tecnica dei sistemi informativi e di quelli di rilevazione utilizzati per ottenere le misure e per metterle a disposizione dei soggetti, a vario titolo, incaricati della valutazione. Essa richiede capacità di analisi e di lettura del contesto organizzativo, dei suoi processi produttivi, delle relazioni di causa- effetto intercorrenti tra i processi interni e gli impatti esterni.

La valutazione, invece, è il processo che si attiva immediatamente dopo, a partire da misure di risultato precedentemente individuate, per comprendere le relazioni di causa – effetto, le ragioni che hanno portato ad un determinato risultato (comprensione del risultato), per analizzare le cause che hanno condotto a risultati al di sotto delle attese e degli standard (analisi scostamenti), per individuare quali sono i punti di forza da consolidare e i punti di debolezza sui quali intervenire(miglioramento, sviluppo e pianificazione nel periodo successivo). In essa prevale una componente decisionale e gestionale. Si fonda su capacità di analisi e di interpretazione delle misure rilevate, oltre che su informazioni provenienti anche e in special modo da altre fonti, non necessariamente tutte espresse attraverso numeri o quantità.