Stock option: utilità, benefici ed aspetti critici

La remunerazione manageriale è costituita da una pluralità di elementi che possono essere raggruppati e distinti in tre categorie:
1. Salario di base, rappresenta la componente fissa del pacchetto retributivo. Dal momento che esso, come abbiamo detto, rappresenta la componente fissa, nei contratti esecutivi, i manager avversi al rischio preferiscono un incremento del valore di tale emolumento piuttosto che di quella parte aleatoria legata al raggiungimento dei target prefissati;
2. Piani di incentivazione attraverso l’attribuzione di bonus legati al raggiungimento di obiettivi di natura contabile, corrisposti solitamente su base annuale. Essi non risultano essere particolarmente efficaci nell’orientamento delle scelte manageriali verso il conseguimento di scelte strategiche ottimali in quanto l’operato viene proiettato verso un orizzonte di breve periodo;
3. Incentivi a lungo termine, rappresentati principalmente dalla attribuzione di stock option. La finalità di questa componente remunerativa è quella di orientare l’operato dei manager al conseguimento di obiettivi di lungo periodo.
A queste tre componenti di base, molto spesso si sommano altre tipologie di remunerazione, principalmente di natura non monetaria: ne sono un esempio i fringe benefits ( automobile o cellulare aziendali ).
Dopo avere illustrato gli elementi costitutivi delle retribuzioni manageriali si mostrano graficamente i risultati di uno studio effettuato dalla società di consulenza Towers Perrin, il quale mette in luce la composizione qualitativa e quantitativa delle retribuzioni dei top manager appartenenti a diversi paesi in tutto il mondo.
I dati presentati nella tabella 1, rappresentano la composizione totale della retribuzione dei CEO impiegati in imprese industriali di grandi dimensioni con almeno 500 milioni di dollari di fatturato così come si presentavano ad Aprile del 2001.