Le IPO nel settore moda. La scelta del mercato borsistico nelle quotazioni di Ferragamo e Prada
Le Offerte Pubbliche Iniziali
Con il termine IPO, acronimo della locuzione anglosassone Initial Public Offering, ci si riferisce alla cosiddetta Offerta Pubblica Iniziale, che costituisce un'importante operazione di finanza mobiliare, attraverso la quale una determinata società decide di collocare i suoi titoli azionari su un mercato regolamentato, per aprire il suo capitale a nuovi azionisti. Quotare le proprie azioni su un mercato azionario, costituisce uno dei momenti più rilevanti e complessi dell'esistenza di una società, la quale sarà interessata da un cambiamento radicale della propria organizzazione. La quotazione, infatti, prevede la modificazione dei tradizionali principi gestionali sui quali si basa un'impresa, con la scelta di adottare una cultura aziendale orientata al cambiamento e all'innovazione, che deve permettere agli organi che controllano l'impresa, di munirsi di efficaci strumenti per competere sui mercati globali, richiamando a sé risorse sia finanziarie che umane. Per semplificare, possiamo intendere la quotazione come un processo di compravendita, in cui l'oggetto immesso sul mercato è costituito da titoli mobiliari, i quali rappresentano il capitale di rischio della società emittente.
Prima di approfondire quali siano gli obiettivi perseguiti attraverso la quotazione, e i relativi vantaggi derivanti, bisogna fare una distinzione tra Offerte primarie e Offerte secondarie. La prima fattispecie consiste in un aumento di capitale, a seguito del quale le somme raccolte costituiranno un flusso finanziario positivo per la società emittente. Le Offerte secondarie, invece, prevedono che siano vendute sul mercato azioni già emesse dalla società. Questa seconda tipologia di offerta, può dunque rappresentare un'opportunità di una valorizzazione delle azioni possedute dagli azionisti, i quali possono così monetizzare il proprio investimento. La scelta tra le due tipologie di offerta, dipende da diverse circostanze, come ad esempio dalla struttura della società emittente, dagli obiettivi perseguiti dalla compagine azionaria, e dalle scelte di crescita decise da chi possiede la maggioranza del capitale.
Il quadro normativo italiano, prevede dunque tre tipologie di offerta:
. Offerta Pubblica di Sottoscrizione, o "OPS": consiste nell'emissione da parte di una società di nuove azioni offerte in sottoscrizione al pubblico dei risparmiatori, per le quali gli azionisti esistenti rinunciano parzialmente o totalmente al diritto di opzione;
. Offerta Pubblica di Vendita, o "OPV": sono collocate sul mercato azioni di proprietà degli azionisti in essere;
. Offerta Pubblica di Sottoscrizione e Vendita, o "OPVS" : rappresenta una combinazione delle due operazioni precedenti.
Le seguenti fattispecie sono soggette a una comune regolamentazione, la quale persegue come obiettivo principale, quello di assicurare e garantire la corretta e veritiera divulgazione delle informazioni agli investitori, e risulta caratterizzata da un continuo processo di armonizzazione tra giurisdizioni europee, iniziato a seguito del recepimento di numerose direttive in materia. La normativa applicabile fa riferimento prevalentemente a:
a) il "Testo Unico della Finanza" (TUF) - D. Lgs. del 24 febbraio 1998, n. 58;
b) i Regolamenti Consob recanti norme per l'attuazione del TUF;
c) il Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A.;
d) le Istruzioni al Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A.
Oltre a tale impianto normativo, non vanno dimenticati i codici di autodisciplina e tutto l'insieme di regole non scritte rivolte all'adozione di best practice, le quali pur risultando non obbligatorie, sono fortemente consigliate a tutti gli operatori di mercato.
Le due tipologie principali di offerta presentano differenti obiettivi. Per quanto concerne l'Offerta Pubblica di Vendita, questa persegue le seguenti finalità:
. raccolta di fondi: la società ricorre a tale tipologia di offerta per ricavare somme di denaro che ripagano i suoi azionisti, i quali possono così smobilitare la propria partecipazione per svariate finalità;
. diffusione del titolo tra il pubblico: è necessario che la società raggiunga un flottante adeguato per accedere alla quotazione in Borsa, o ricostruisca tale requisito se particolari vicende l'abbiano ridotto;
. finalità fiscali: le eventuali somme che derivano dalla vendita delle azioni a un prezzo superiore al loro valore di carico, non vengono considerate come una plusvalenza, bensì come un ricavo;
. rispetto delle disposizioni normative: la legge obbliga la società a vendere tutti quei titoli immobiliari che siano stati indebitamente acquistati, o che siano contrastanti a specifici divieti normativi.
Per quanto riguarda le Offerte Pubbliche di Sottoscrizione, con le quali solitamente si concretizzano le IPO, come è stato detto in precedenza, permettono agli investitori di entrare in possesso dei nuovi titoli emessi sul mercato dalla società che vuole quotarsi in Borsa, avendo dunque come finalità primaria, quella della costituzione del flottante e del patrimonio netto previsti dal regolamento per l'ammissione alla quotazione in Borsa.
Un ulteriore aspetto che differenzia le due tipologie di offerta, è costituito dall'atteggiamento degli investitori, in quanto generalmente, l'Offerta Pubblica di Sottoscrizione è accolta più favorevolmente rispetto all'Offerta Pubblica di Vendita. Il denaro raccolto in seguito all'offerta, infatti, è destinato nel primo caso a rafforzare la situazione patrimoniale della società, mentre nella seconda situazione andrà direttamente in tasca agli attuali proprietari della stessa. Se questi ultimi decidono di vendere le proprie quote, e come si presuppone, conoscono la società e le sue prospettive future meglio di un qualunque investitore, i risparmiatori potrebbero lecitamente domandarsi se comprare le azioni offerte sia effettivamente la scelta migliore. Per incoraggiare quindi i potenziali investitori, molto spesso la società che decide di quotarsi in Borsa, emette ugualmente un determinato ammontare di nuove azioni, anche nel caso in cui lo scopo principale dell'offerta, sia rappresentato dalla possibilità di vendita delle quote degli azionisti attuali. Questi ultimi, in ogni caso vedranno diminuita la loro partecipazione nella società, e si può dunque ritenere che ciò equivalga a una parziale cessione della partecipazione nella stessa.
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Le IPO nel settore moda. La scelta del mercato borsistico nelle quotazioni di Ferragamo e Prada
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Informazioni tesi
Autore: | Carlo Condemi |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Libera Univ. Internaz. di Studi Soc. G.Carli-(LUISS) di Roma |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e Direzione delle Imprese |
Relatore: | Franco Fontana |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 187 |
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