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Una, nessuna, centomila. Lo sviluppo delle intelligenze in bambini della scuola dell'infanzia e primaria

Il conflitto cognitivo: Piaget

Piaget, pur sostenendo l'idea universalista, propone un'articolazione tra l'attività mentale e l'ambiente. Egli parla di conflitto cognitivo. Questo si presenta come conflitto intraindividuale che avviene tra la mente e l'ambiente. Il bambino si trovava in conflitto con esso e, per ridurre tale tensione, mette in atto strategie specifiche di soluzione che permettono di
integrare l'ambiente alla mente, raggiungendo così l'equilibrio. Esso lo si raggiunge per mezzo di funzioni immutabili quali l'assimilazione, incorpora l'informazione all'interno di schemi già esistenti, e l'accomodamento modifica i propri schemi per introdurne dei nuovi. Per Piaget l'intelligenza ê proprio una forma di adattamento all'ambiente (Iannaccone, 2010).

Il cambiamento nel bambino avviene in una macrogenesi cioè in un lungo periodo di tempo che egli divide in stadi.
Il passaggio da uno stadio all'altro è graduale e ogni acquisizione avvenuta in uno stadio viene incrementata in quello successivo. Il bambino di Piaget ê perciò un "bambino epistemico" (Iannaccone, 2010). Per Piaget la relazione era importante per superare l'egocentrismo poiché permetteva di acquisire la reversibilità e la consapevolezza che esistevano più punti di vista su uno stesso "oggetto"; così otteneva uno sviluppo cognitivo e la presa di coscienza delle norme, sviluppando rapporti di reciprocità e di cooperazione, prendendo atto della necessità dell'esistenza di regole per interagire con i pari. È nel periodo delle operazioni concrete che i bambini manifestano competenze alla socializzazione.
In base alle acquisizioni delle capacità operatorie, cambia la qualità e quantità delle relazioni. Quindi la natura delle interazioni sociali è una diretta conseguenza delle nuove capacità cognitive. Il sociale diviene così espressione delle operazioni concrete (Iannaccone, 2010).
L'individuo viene così inquadrato come un essere che agisce guidato da una mente isolata che non necessita degli altri per raggiungere le successive tappe dello sviluppo (Iannaccone, 2010).

In conclusione, il modello di sviluppo proposto da Piaget spiega l'evoluzione cognitiva di ogni individuo ricorrendo a un meccanismo che può essere definito di tipo conflittuale (Iannaccone, 2010).

Questo brano è tratto dalla tesi:

Una, nessuna, centomila. Lo sviluppo delle intelligenze in bambini della scuola dell'infanzia e primaria

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Informazioni tesi

  Autore: Alessandra Gargano
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Salerno
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze dell'educazione e della formazione
  Relatore: Monica Mollo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 186

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