I canali della distribuzione del mercato cosmetico mondiale e tendenze evolutive. Le strategie della profumeria nel mercato italiano.

Oltre alla definizione di profumeria selettiva vista in precedenza, è inoltre possibile definire tale settore come quell’insieme di punti vendita, tradizionali o moderni, a vendita assistita o a libero servizio, che offrono prodotti, alcuni dei quali ad elevato valore simbolico, legati al concetto di cura della persona capaci di elevare il benessere estetico e psicologico dei consumatori.
Ovviamente le definizioni spesso si scontrano con la realtà che non sempre tiene conto di tutti i parametri necessari all’identificazione della vera selettività, questo perché quasi tutte le industrie del settore, benché connotate dall’accezione del lusso, sono comunque imprese commerciali il cui fine primario rimane quello di vendere e di fatturare. Questo a volte fa emergere, nel lungo periodo, delle distorsioni piuttosto evidenti del mercato che danneggiano sia l’immagine dei marchi, sia le tutele dei diritti dei concessionari, diritti che vengono acquisiti sottoscrivendo il contratto di concessione.
In ogni caso, la grande differenza tra questo tipo di mercato cosiddetto selettivo e quello del cosiddetto “mass market”, risiede proprio nel rapporto contrattuale che si instaura tra i marchi del lusso ed i concessionari, cosa che invece nel mercato della grande distribuzione non avviene. In quel caso i contratti che si stipulano hanno esclusivamente carattere economico commerciale e riguardano gli obiettivi di acquisto, le condizioni di acquisto e di pagamento, i costi per gli inserimenti di nuove referenze e i premi di fine anno.
Quindi ogni nuova apertura di un punto vendita del mass market, ad esempio un ipermercato, certamente inserirà nell’assortimento i marchi con cui già il distributore sta avendo rapporti commerciali e magari con altri marchi che stanno alla porta per poterne far parte.
Discorso diverso è per il mercato selettivo dove ogni nuova apertura deve essere valutata dalle imprese titolari dei marchi del lusso che possono anche esprimere parere negativo nell’autorizzare la vendita dei propri prodotti all’interno del nuovo punto vendita e quindi non viene stipulato il contratto di concessione.
Anche nel settore della profumeria selettiva esistono i contratti economico commerciali ma vengono negoziati solamente dopo che il contratto di concessione sia stato sottoscritto. Delle tutele e dei vincoli in capo al concessionario inerenti al contratto di concessione ne parlerò nel paragrafo dedicato.

Sia dalla mia definizione del settore profumeria, sia dall’analisi del mercato distributivo della profumeria, è possibile ricavare alcune classificazioni relative ai punti vendita:
a. Tradizionali e moderni;
b. A vendita assistita e a libero servizio.
c. Monoporta e pluriporta;
d. Indipendenti, gruppi, catene regionali, catene nazionali e internazionali, grandi magazzini;
e. Dettaglio e ingrosso.