I problemi della democrazia contemporanea. Cinque concezioni a confronto.

In primo luogo, a parere di Dahl, la libertà d’espressione è necessaria perché i cittadini possano partecipare effettivamente alla vita politica. Inoltre, se dovranno tenere conto delle opinioni altrui, devono poter ascoltare ciò che gli altri hanno da proporre. «La libertà d’espressione non comporta solo il diritto di essere ascoltati, ma anche quello di ascoltare ciò che gli altri hanno da dire.»
La libertà di manifestare il proprio pensiero è necessaria anche alla formazione di una opinione pubblica illuminata, che conosca le possibili azioni e strategie di governo, ed è fondamentale per l’esercizio del diritto all’informazione.
Infine, senza libertà di comunicazione, i cittadini perderebbero la loro capacità di influire sulle priorità del governo. Dei cittadini silenziosi sono i perfetti sudditi di un governo autoritario!
In conclusione, in un paese privo di una o alcune delle istituzioni democratiche elencate fino a questo momento, e che dunque non sia ancora pienamente democratico, la conoscenza di queste istituzioni può aiutare a mettere a punto una «strategia per giungere a una piena transizione alla democrazia rappresentativa moderna.»
Chi, invece, vive in una democrazia di antica formazione, dove la transizione è avvenuta da alcune generazioni, e le istituzioni democratiche sono ormai consolidate, dovrà affrontare una sfida diversa, ma altrettanto impegnativa. Infatti, anche se quelle istituzioni sono necessarie alla democratizzazione, esse non sono assolutamente sufficienti al raggiungimento pieno dei requisiti della democrazia. Robert Dahl ritiene che, giudicate sulla base dei criteri elencati, le attuali istituzioni politiche presentino svariate manchevolezze. Di conseguenza, anche nelle democrazie di vecchia data occorre chiedersi «come andare oltre il livello di democrazia attuale.»