L'investimento verde, prospettive del solare fotovoltaico e dei mercati azionari
Grid parity
Il continuo calo dei prezzi dei componenti nel settore fotovoltaico porterà presto il settore a raggiungere la grid parity.
Lo sviluppo delle tecnologie di generazione di energia dalle fonti rinnovabili e delle infrastrutture di rete dovrebbe portare progressivamente i costi delle fonti rinnovabili ad essere competitivi con le altre tecnologie, senza il supporto dei sistemi di incentivazione. Per quanto riguarda il settore elettrico nel 1998 Winfried Hoffman coniò per primo il termine grid parity, ad indicare appunto il termine di equilibrio in cui i costi per la generazione di elettricità da fonte rinnovabile sono equiparabili con i costi da fonte tradizionale. Il concetto di grid parity da allora si è diffuso soprattutto con i costi della generazione da solare fotovoltaico rispetto alle altre tecnologie. Attualmente in determinati contesti (installazioni off-grid lontane dalla rete e localizzate in aree ben soleggiate) la grid parity per il comparto fotovoltaico è già stata raggiunta, in quanto il costo di installazione di un impianto fotovoltaico senza incentivazione è concorrenziale rispetto all’installazione di altri sistemi di generazione di elettricità. Si tratta di un primo livello di grid parity, che però, date le caratteristiche peculiari del contesto in cui si realizza, può coinvolgere solo una quantità limitata di capacità. Un secondo livello di grid parity viene raggiunto nel momento in cui l’impianto a fonte rinnovabile diventa competitivo con i prezzi dell’energia elettrica in riferimento al mercato retail. Il costo di generazione dell’elettricità di un impianto fotovoltaico, che generalmente è allacciato ad una rete di distribuzione a bassa o media tensione, può risultare infatti conveniente se confrontato con i prezzi dell’energia elettrica che i venditori applicano ai clienti finali, sui quali è applicata una maggiorazione rispetto ai prezzi del mercato dell’energia all’ingrosso. Una famiglia, ad esempio, può decidere di installare sul tetto della propria abitazione dei pannelli fotovoltaici, anche in assenza di incentivi, perché ciò le garantisce un risparmio rispetto all’acquisto dell’ energia elettrica da un fornitore.
Infine, l’ultimo passo dovrebbe consistere nel raggiungimento della grid parity di terzo livello: i costi del fotovoltaico e delle altre fonti rinnovabili dovrebbero ridursi a tal punto da diventare competitivi con i prezzi dell’elettricità all’ingrosso.
Vediamo ora i drivers che conducono alla grid parity. Da una parte lo sviluppo e la maturità tecnologica conducono ad una naturale riduzione dei costi degli impianti a fonti rinnovabili, ad esempio negli ultimi due decenni il costo dei panneli fotovoltaici sul mercato si è ridotto in maniera significativa. Dall’altra parte il rialzo dei prezzi dei combustibili fossili e l’internalizzazione del prezzo del carbone all’interno del prezzo dell’energia elettrica spingono al rialzo i prezzi dell’elettrcità all’ingrosso ed al dettaglio, avvicinando il raggiungimento della grid parity. Gli studi della IEA (International Energy Agency) evidenziano come sia probabile che la fonte fotovoltaica diventi competitiva sul mercato residenziale e terziario dell’energia elettrica entro il 2020 almeno in una parte dei paesi caratterizzati dalle condizioni più favorevoli di insolazione e dai prezzi più elevati dell’elettricità; mentre bisognerà aspettare il 2030 per i primi casi di raggiungimento della grid parity di terzo livello.
Il raggiungimento della grid parity nel breve/medio termine, sia per il fotovoltaico sia per le altre fonti rinnovabili, è auspicabile, perché consente lo sviluppo della generazione rinnovabile anche in assenza di incentivi e, quindi, con minori oneri per il sistema.
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L'investimento verde, prospettive del solare fotovoltaico e dei mercati azionari
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Informazioni tesi
Autore: | Erik Sartor |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Management internazionale |
Relatore: | Riccardo Beltramo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 100 |
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