Caratterizzazione agronomica di varietà locali di Cece (Cicer arietinum L. ), Lenticchia (Lens culinaris Medik), Cicerchia (Lathyrus sativus L. ) in un ambiente collinare interno della Basilicata

Le leguminose sono particolarmente sensibile alla competizione delle infestanti, soprattutto nelle prime fasi di sviluppo e, in particolare, per le specie a portamento eretto e a file distanziate: in quest’ultimo caso, per la loro limitata copertura vegetale, possono risentire delle infestazioni delle malerbe, con ripercussioni negative sulla resa produttiva.

Le infestanti sono causa di un aumento di impurità nella granella e, dove è praticata la raccolta meccanica, può ostacolare il normale avanzamento e funzionamento delle macchine raccoglitrici, peggiorando la qualità della granella. Bisogna prevedere un’ efficace strategia di controllo delle erbe infestanti sin dalle prime fasi di sviluppo, in cui le leguminose risultano maggiormente sensibili.

La lotta alle erbe infestanti si attua attraverso mezzi di lotta diretti ed indiretti. I mezzi diretti sono sia meccanici che chimici. I mezzi meccanici si basano sull’uso di erpici o sarchiatrici, che si utilizzano nelle fasi iniziali della coltura, quando è ancora possibile il passaggio degli attrezzi tra le file; i risultati degli interventi meccanici dipendono dalle specie infestanti presenti, dalla natura del suolo e dal contenuto di umidità. Il diserbo chimico, invece, può essere realizzato in pre-semina e in pre-emergenza, con prodotti a base di trifluralin e, in post-emergenza, con prodotti a base di bentazone.

Per quando riguarda la scelta del principio attivo, delle dosi e del momento di intervento, questa va fatta sulla base della conoscenza della flora infestante, del tipo di terreno e dalle caratteristiche climatiche. I mezzi di lotta indiretti si basano sull’adozione di: razionali avvicendamenti, un’aratura profonda, un’ accurata preparazione del letto di semina, una semina più fitta e una minore distanza tra le file.