Land Grabbing e biocarburanti

L'espansione del mercato e della domanda globale di biocarburanti hanno portato alla formazione di massicci flussi di investimenti diretti verso il Sud del mondo e finalizzati alla produzione di propellenti verdi. Dal momento che più grandi consumatori, Europa e Stati Uniti, non riescono a sopperire alle proprie esigenze energetiche con l'output cerealicolo interno, la produzione su larga scala si è spostata
in paesi poveri di capitali ma ricchi di terra e desiderosi di attrarre investimenti esteri[Zezza,2010].
Lo sviluppo della produzione di biocarburanti può essere considerato al tempo stesso una minaccia o un'opportunità a seconda del contesto analizzato. Come detto sopra, nella produzione di biocarburanti una valida opportunità di sviluppo per le aree rurali. L'afflusso di entrate derivatone potrebbe contribuire a migliorare le condizioni di vita e la sicurezza alimentare delle fasce più povere di popolazione, consentendo loro l'accesso al mercato. La diversificazione della produzione costituirebbe inoltre un'occasione per gli agricoltori -tradizionalmente schiacciati dal basso prezzo dei prodotti agricoli- di migliorare le ragioni di scambio sul mercato, e per paesi ricchi di terra ma scarsi di altre risorse naturali di perseguire nuove opportunità di sviluppo[ Cotula et al. 2008]. Come già detto, infine, i biocarburanti possono rientrare all'interno di una strategia miranti al raggiungimento della sicurezza energetica ed a una minore esposizione alle fluttuazioni del prezzo del greggio- promuovendo così la sicurezza alimentare nazionale.
D'altra parte, a causa della competizione per l'uso della terra che si viene ad instaurare tra questi e le colture alimentari, la produzione di propellenti verdi è stata accolta da opinioni fortemente contrastanti in seno alla comunità scientifica internazionale, animando il cosiddetto dibattito "food versus fuel". La problematica della sostenibilità sociale dei biocarburanti verte principalmente sulle ripercussioni negative sulla sicurezza alimentare derivanti dall'utilizzo di prodotti alimentari per la produzione di carburanti, ovvero tra utilizzo "food" ed utilizzo "full" dei prodotti agricoli alimentari e del terreno disponibile[Esposti, 2008].