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Palermo Costa Sud - un parco urbano costiero come opportunità per rivivere il mare

Palermo e il suo territorio

La storia urbanistica della città di Palermo comincia attorno alla seconda metà del XVIII secolo. Il miglioramento delle condizioni di sicurezza del territorio contribuisce a modificare, sminuendolo, il ruolo difensivo del sistema protezionistico sul quale la città si fondava. La tendenza ad oltrepassare i limiti del perimetro urbano è inoltre legata alla notevole crescita demografica; la città necessita insomma di spingersi oltre le mura e di insediarsi nella campagna circostante.

Il più considerevole intervento urbanistico extra moenia, che ha sostanzialmente determinato lo sviluppo della città verso nord, è quello promosso dal marchese di Regalmici nel 1778 su progetto dell’architetto Nicolò Palma. L’intervento è finalizzato ad estendere la città in una zona ventilata e pianeggiante; la Via Maqueda viene così prolungata oltre la porta omonima fino al piano S. Oliva e, contemporaneamente, è aperta una strada perpendicolare alla prima per collegare il Piano S. Francesco di Paola col mare. I due assi corrispondono rispettivamente all’attuale Via Ruggero Settimo e all’odierna Via Mariano Stabile.

La risultante Piazza Regalmici, delimitata dal crocevia e comunemente conosciuta come Quattro Canti di Campagna, è invece l’attuale piazza Aldo Moro. Pressoché nel medesimo periodo è tangibile la volontà del Senato civico di portare avanti il progetto d’espansione della città, anche in direzione sud, attraverso una serie di realizzazioni considerevoli. Vengono citati al riguardo: la realizzazione del primo giardino pubblico, Villa Giulia nel 1778; la rettifica dello Stradone di S. Antonio, l’attuale via Lincoln, nel 1783, che porta il limite delle nuove abitazioni verso l’esterno, oltre le mura bastionate; il completamento dell’Orto Botanico attiguo a Villa Giulia e del Gimnasium nel 1795, testimonianze, queste, del rinnovato interesse nei confronti della cultura naturalistica.

La realizzazione di tali opere non riesce tuttavia ad incoraggiare la nascita di nuovi insediamenti abitativi nella zona. Causa di ciò è la presenza del fiume Oreto e della sua larga e profonda vallata, che s’impone come nuovo elemento perimetrale della città. In questo versante peraltro, l’esistenza di vasti appezzamenti di terreni intensivamente coltivati, costituisce un’ulteriore remora alla rapida espansione urbana. Motivo per cui, un’urbanizzazione che facesse da contrappeso a quella in atto a nord, è concepita, dalla civica Amministrazione, solo in termini di viabilità finalizzata a facilitare il trasporto delle derrate alimentari in città.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Palermo Costa Sud - un parco urbano costiero come opportunità per rivivere il mare

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Informazioni tesi

  Autore: Gianluca Bellavere
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Palermo
  Facoltà: Architettura
  Corso: Architettura
  Relatore: Maurizio Carta
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 81

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Parole chiave

progettazione urbana
riqualificazione urbana
parchi urbani
costa
waterfront
palermo
parco urbano
rigenerazione urbana

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