Esiti analisi e commento degli infortuni sul lavoro accaduti nel territorio di competenza dell'azienda ULSS n°16 di Padova nel comparto alimentare durante l'utilizzo di macchine
La procedura penale nei casi di infortunio
Nei casi d'infortunio la contestazione della violazione delle norme antinfortunistiche previste dal D. Lgs. 81/08 determina, nei casi in cui vige la procedibilità d'ufficio (art. 583 C.P.) o in cui sia stata presentata querela ex art. 336 e seguenti C.P.P., l'attivazione del procedimento penale a carico del contravventore in relazione ai delitti di lesioni personali colpose (art. 590 C.P.) e di omicidio colposo (art. 589 C.P.) (se l'evento ha cagionato la morte della parte offesa).
Occorre distinguere la responsabilità penale “per infortuni sul lavoro” dalla responsabilità penale “contravvenzionale”.
La prima è connessa alla condotta del debitore della sicurezza che ha determinato l'infortunio sul lavoro e subirà l’attivazione del procedimento penale per i delitti di lesioni personali colpose e omicidio colposo.
La seconda deriva dalla violazione delle prescrizioni in materia di igiene e sicurezza sul lavoro e avvierà il “procedimento 758” previsto dal D.Lgs. 758/94. In questo capitolo ci si limiterà a descrivere brevemente le fasi del procedimento penale tralasciando la via del “procedimento 758”.
Il procedimento ordinario si struttura in tre fasi:
1. indagini preliminari,
2. udienza preliminare,
3. dibattimento.
A seguito della comunicazione della notizia di reato alla Procura della Repubblica, e della sua iscrizione nel registro delle notizie di reato, il P.M. e la polizia giudiziaria, (in questo caso il Tecnico della Prevenzione in veste di U.P.G.), compiono le indagini preliminari al fine di raccogliere gli elementi necessari per l’esercizio dell’azione penale. In questa prima fase l’organo competente è il Giudice delle Indagini Preliminari. La durata massima delle indagini preliminari è di sei mesi dalla data in cui il nome della persona alla quale è attribuito il reato è iscritto nel registro delle notizie di reato ex art. 405 C.P.P. salvo proroghe ex art. 406 C.P.P..
Terminate le indagini preliminari, il P.M. o esercita l’azione penale o richiede l’archiviazione delle indagini al G.I.P.
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Informazioni tesi
Autore: | Dora Matteazzi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Medicina e Chirurgia |
Corso: | Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro |
Relatore: | Mirka Grigoletto |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 74 |
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