Il modello di Black & Litterman nel processo di ottimizzazione di portafoglio
Introduzione al modello di Black & Litterman
L’approccio di Fischer Black e Robert Litterman (1992) permette, in parte, di risolvere i problemi sopra esposti, con l’ulteriore vantaggio di introdurre nelle scelte di portafoglio la composizione di un benchmark, come punto di riferimento, e le opinioni degli agenti decisori.
Il risultato di questo nuovo meccanismo di scelta è un portafoglio decisamente più bilanciato rispetto a quelli generati da Markowitz, in quanto fa riferimento alla composizione del benchmark inserito ma se ne discosta in virtù delle view introdotte dagli investitori e del relativo livello di confidenza.
Il modello, nella sua formulazione originaria, sottolinea, dapprima, l’impraticabilità dei portafogli risultanti dai vari approcci quantitativi (in primis, il modello media-varianza) e postula, poi, la necessità di fissare un benchmark, cioè un paniere di asset neutrale, intorno al quale strutturare gli output del processo di massimizzazione.
A tal fine, la via suggerita da Black e Litterman è l’utilizzo di un approccio di equilibrio al problema, che si concreta nella scelta ex-ante di un’allocazione di partenza (di equilibrio, per l’appunto) e nella formulazione di previsioni neutrali sui rendimenti futuri tali che, una volta introdotte nei tradizionali circuiti di ottimizzazione, restituiscano proprio l’allocazione di riferimento.
In altre parole, piuttosto che eseguire la massimizzazione con i rendimenti storici, che danno origine a scelte prive di buon senso dal punto di vista economico, si utilizzano rendimenti in eccesso attesi differenti, in grado di restituire come risultato esattamente il portafoglio di riferimento. Su queste basi si insedieranno in un secondo momento le aspettative degli investitori.
L’opzione più ovvia è far cadere la scelta di tali allocazioni di equilibrio sulla composizione di benchmark di settore (ad esempio il Ftse Mib, se l’operatore desidera investire in titoli del mercato azionario italiano), al fine di dare maggiore consistenza alla ratio del modello.
Peraltro, la scelta di un indice di riferimento in base alla capitalizzazione del mercato è un ottimo modo di sfruttare i meccanismi di equilibrio che stanno alla base del mercato stesso, il quale, per quanto non perfettamente efficiente, possiede un grado di informazione presumibilmente maggiore di quello posseduto dal singolo operatore.
Originariamente, Black e Litterman individuano nel CAPM di Sharpe e Lintner il modello economico ideale per determinare tali rendimenti in eccesso di equilibrio: pur ritenendo che il mercato non si trovi sempre nel punto indicato dal modello di equilibrio, affermano che se i rendimenti in eccesso attesi si allontanano da tali valori, ci saranno degli squilibri tali da riportarli quanto più celermente possibile verso la situazione di equilibrio.
Da questo punto di vista, il CAPM può essere lo spunto per offrire ottime previsioni future.
A questo punto della trattazione, si suppone che un operatore abbia sostanzialmente due opzioni per individuare i propri rendimenti in eccesso di equilibrio:
1) considerare il CAPM come punto neutrale di riferimento;
2) considerare un indice di mercato come propria situazione ideale di partenza e determinare, con un procedimento chiamato reverse optimization, quei rendimenti in eccesso tali da garantire come output, se inseriti in un processo di ottimizzazione, esattamente la sua composizione.
Il primo procedimento non necessita di particolari esplicazioni: l’operatore può stimare con il CAPM i rendimenti in eccesso di equilibrio degli asset che compongono il suo universo investibile e impiegarli, successivamente, nel circuito di ottimizzazione secondo il criterio media-varianza. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il modello di Black & Litterman nel processo di ottimizzazione di portafoglio
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Angela Dibitonto |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Foggia |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Finanza |
Relatore: | Vincenzo Pacelli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 100 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi