Stili di attaccamento e psicopatologia della relazione: il fenomeno dello stalking
La relazione con le vittime
Il rapporto che si viene a creare tra il molestatore e la vittima è stato fin ora poco esplorato nelle sue dinamiche relazionali, eppure per la comprensione del fenomeno uno degli elementi più utili è proprio dato dalla relazione, ovvero il tipo di rapporto tra il persecutore e la vittima che precede l’inizio delle molestie. In effetti il tipo di relazione precedente con la vittima trova posto come criterio ordinatore in diverse tipologie di stalkers: un esempio è proprio la distinzione degli stalker effettuata da Rosner e Owens (1995), i quali distinguono gli stalker in funzione della natura del loro legame con la vittima e, ulteriormente, in funzione della loro relazione precedente. Nella descrizione proposta dagli autori è individuato uno stile di attaccamento “affettivo- amoroso” da parte della maggioranza degli stalker verso le vittime, mentre nella restante parte dei casi si riscontra uno stile d’attaccamento “persecutorio-irato”. Quelli del gruppo amoroso tendono ad aggredire molto spesso terze persone accusate d’interferire con il loro comportamento di molestie verso il presunto oggetto d’amore. Tutti i soggetti di questo di questo gruppo cominciano il loro stalking con l’intenzione d’instaurare una storia sentimentale, ma le loro emozioni possono trasformarsi in ira e persecuzione dopo un rifiuto. Lo stalking da parte del gruppo persecuzione/ira normalmente insorge in seguito a un maltrattamento o un’offesa, reali o immaginati, e avviene di frequente all’interno di un contesto lavorativo o professionale.
Ciò che è molto importante è la valutazione della pericolosità, in quanto non tutti gli stalker sono pericolosi ossia solo una parte possono agire comportamenti di violenza fisica sulla vittima.
Gli stalker una volta individuati vanno sottoposti ad un’accurata indagine psicologica e psichiatrica e affidati a comunità specialistiche che possono occuparsi della cura e del reinserimento di questi individui. Il trattamento terapeutico dovrà essere il più possibile articolato ossia prevedere terapia specifica farmacologica, psicoterapia individuale e di gruppo. In conclusione da tutto ciò che abbiamo riportato possiamo constatare che lo stalking è una situazione che prevede una vittima e un molestatore, ed è la vittima che definisce tale fenomeno, in quanto è grazie alla paura provocata nella vittima che i comportamenti vengono trasferiti dalle categorie del disdicevole e del socialmente inadeguato in quelle del danno e del reato.
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Stili di attaccamento e psicopatologia della relazione: il fenomeno dello stalking
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Informazioni tesi
Autore: | Lorena Esposito |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Scienze e tecniche psicologiche |
Relatore: | Santa Parrello |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 48 |
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