La teoria dell'identità dialogica e il tifoso calcistico: analisi delle produzioni discorsive dei tifosi dell'Atalanta.

A fronte della descrizione dei risultati condotta sopra, si prende in considerazione in questo paragrafo l’obiettivo che, nella presente ricerca, ha generato la domanda presa in esame nel paragrafo 3.2.1. L’obiettivo è quello di: “Descrivere come il senso comune configura le tifoserie del mondo ultrà italiano”.

Gli elementi che emergono da questa configurazione consentono di argomentare come il senso comune rappresenta le tifoserie calcistiche del proprio Paese. La configurazione discorsiva in oggetto è generata principalmente da repertori discorsivi della tipologia del mantenimento, ossia da repertori che hanno come proprietà quella di “mantenere uguale a se stessa” la configurazione discorsiva “ingresso di un soggetto nella tifoseria”, piuttosto che innescare altre possibilità, quindi generare configurazioni “altre”.

Questo implica che i repertori usati nel mantenimento affermano quanto riportato a livello di contenuti, attribuendo loro un valore di verità indiscutibile. In particolar modo si delinea la presenza massiccia di attribuzioni di giudizio negativo riferito al panorama “tifoserie e tifosi italiani”. Stralci d’esempio sono: “(è un panorama) pessimo e malato, la fede calcistica viene oscurata da rabbia e violenza. una scusa per creare disordini e caos”, “patetico, (le tifoserie) sono in mano a degli esaltati che attirano altri esaltati, molto spesso politicizzate e molto spesso con una visione di estrema destra”, “le tifoserie italiane sono rappresentate da esaltati, violenti, con una filosofia di vita che non condivido”.

Quindi si nota la compresenza con l’altro frequente contenuto, ossia quello della violenza, come denotano stralci del tipo “le tifoserie italiane sono tutte abbastanza aggressive e violente, si riconoscono per questo”. Si mette pertanto in evidenza come tali produzioni vadano a stabilire una realtà come fatto certo, appartenenti ad una tipologia che è del tipo “avviene così”, “è sempre così e non altrimenti”.

Si può anticipare che la realtà delle tifoserie italiane sia vista come un problema, posta questa visione sancita da negatività e violenza; una criticità raccontata dal senso comune che va poi a tipizzare come un problema anche gli stessi soggetti che afferiscono a quell’ambiente, visto come un ente empirico-fattuale.
Tali produzioni discorsive rendono statica la configurazione delle tifoserie italiane all’interno del giudizio prodotto, pertanto non è consentito introdurre un cambiamento, rappresentando, come potrebbe essere possibile, la tifoseria come una risorsa sociale per la comunità.