Studio geologico-ambientale del settore della provincia di Torino compreso tra il Fiume Dora Riparia e i torrenti Ceronda e Casternone
Bonifica dei siti inquinati
Alcuni degli articoli di legge esposti precedentemente contengono al loro interno, parallelamente alle indicazioni sulla prevenzione dell'inquinamento, anche le regolamentazioni e le procedure da adottare per definire gli status e valutare quali siano gli interventi da attuare su siti ove si riscontra l’inquinamento. La legge attualmente in vigore è il D.Lgs. 152/06 (REPUBBLICA ITALIANA, 2006) ove il tema delle bonifiche viene affrontato nella Parte IV (“Norme in materia di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati”) ed in particolare nel Titolo V. Nel D.Lgs. 152/06 (REPUBBLICA ITALIANA, 2006) i principi espletati nella precedente normativa evolvono secondo il concetto di rischio con nuove definizioni di sito contaminato o non contaminato (descritte nel Titolo V, artt. 239-253). Vengono identificate per ogni sostanza delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) al di sopra delle quali un sito risulta potenzialmente contaminato, e delle concentrazioni soglia di rischio (CSR), al di sopra delle quali tale sostanza arreca danno alla salute umana, dipendenti non solo dalle caratteristiche tossiche o cancerogene della sostanza stessa, ma anche da vie e modalità di esposizione e dai recettori possibili.
Le CSR vanno quindi valutate con opportuna analisi di rischio, secondo quanto riportato in normativa, caso per caso e costituiscono il limite al di sotto del quale le concentrazioni devono scendere dopo aver effettuato la bonifica (tali soglie sono applicabili per terreni e falde idriche). Nel campo delle bonifiche opera anche la L.R. n. 42 del 7 Aprile 2000 (REGIONE PIEMONTE, 2000) tale legge circoscrive le funzioni dei vari enti locali (Regione, province, comuni), irregimenta la nascita dell'anagrafe regionale dei siti inquinati da bonificare, predispone e la nascita di un piano di bonifica regionale da aggiornare su base triennale ed implementa disposizioni per la gestione dei siti inquinati. La giunta Regionale del Piemonte ha infine licenziato il D.G.R. n. 33-5320 del 18 febbraio 2002 “Procedure semplificate per gli interventi di bonifica e ripristino ambientale (…)” (REGIONE PIEMONTE, 2002), attuazione dei dettami della legge precedentemente in vigore, il D.M. 471/99 (REPUBBLICA ITALIANA, 1999b) e del D.Lgs 152/99 (REPUBBLICA ITALIANA, 1999a). Nello specifico, il D.G.R. presenta l'allegato tecnico che regola tali procedure semplificate, da attuarsi nei casi descritti dall'articolo 13 del D.M. 471/99 e ss. in deroga all'articolo 10 dello stesso, e la disposizione all'applicazione di tali procedure a tutti casi eleggibili, sempre secondo i criteri di cui all'articolo 13, dal momento dell'entrata in vigore.
La formulazione di tale legge ha beneficiato durante l'iter di scrittura dei pareri di esperti per parte delle province piemontesi e dell'ARPA.
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Studio geologico-ambientale del settore della provincia di Torino compreso tra il Fiume Dora Riparia e i torrenti Ceronda e Casternone
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Informazioni tesi
Autore: | Devis Ferrarato |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali |
Corso: | Scienze e Tecnologie geologiche |
Relatore: | Luciano Masciocco |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 241 |
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