I costi di ricerca e sviluppo nei bilanci delle aziende italiane quotate in borsa. Il caso del settore chimico.
Informazioni fornite dalle aziende che capitalizzano
Con riferimento al 18,75% del campione esaminato, ovvero le aziende che hanno proceduto alla capitalizzazione dei costi, occorre evidenziare che non specificano i criteri e le modalità utilizzati nel processo decisionale in merito alla capitalizzazione dei costi.
Tali aziende hanno solo affermato l'esistenza dei requisiti richiesti dal principio internazionale, ma come detto non si sono soffermate a chiarire nello specifico i criteri utilizzati, comportamento che sicuramente non facilita l'intelligibilità del bilancio.
Spingendo l'analisi più nello specifico è stato rilevato che Diasorin nella relazione sulla gestione indica dettagliatamente quali sono i progetti ed i prodotti sui quali si concentra l'attività di ricerca, entrando nel dettaglio con particolari tecnici dell'ambito chimico-farmaceutico in cui opera. Sempre nella stessa società, sono poi indicati i dati riepilogativi inerenti i costi di ricerca e sviluppo individuando con precisione quali sono le spese non capitalizzate nell'esercizio, quelle capitalizzate e la relativa quota d'ammortamento, confrontando i dati con quelli dell'esercizio precedente.
Successivamente in nota integrativa viene ben dettagliata la composizione delle immobilizzazioni immateriali riferite ai costi di sviluppo, dove sono riportati i dati relativi agli acquisti, ammortamenti, differenze di cambio e riclassificazioni.
Nel caso dell'azienda Giovanni Crespi, invece, nella relazione sulla gestione vengono indicati i requisiti richiesti per capitalizzare i costi, ma nulla viene espresso riguardo l'ammontare delle risorse finanziarie a questi destinate; in analogia anche nella nota integrativa si trova solo il dettaglio delle immobilizzazioni immateriali dove vengono indicati i costi di sviluppo capitalizzati, con relativi dati su ammortamenti e differenze di conversione, mentre per contro il dettaglio sui costi del conto economico non fa nessun riferimento a quelli sostenuti per la ricerca di base.
Infine l'ultima azienda a procedere alla capitalizzazione è la Isagro, nel cui bilancio ed in particolare inizialmente nella relazione sulla gestione, viene fatta la distinzione dei progetti riferiti ai costi di ricerca ed a quelli di sviluppo.
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I costi di ricerca e sviluppo nei bilanci delle aziende italiane quotate in borsa. Il caso del settore chimico.
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Informazioni tesi
Autore: | Francesco Cima |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi della Tuscia |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Consulenza e Controllo aziendale |
Relatore: | Giuseppe Ianniello |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 95 |
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