Abitare a Shanghai: lifestyle urbano nell'immaginario pubblicitario cinese
Il modello abitativo tradizionale shanghaiese: i lilong
Il termine lilong (里 弄) indica il modello abitativo tradizionale caratteristico della città di Shanghai.
In genere un quartiere è composto da cinque famiglie, l’insieme delle quali costituisce il vicinato.
Cinque quartieri corrispondono ad un li (里), i quali sono disposti su di una corsia, (弄 long).
Il lilong è uno spazio misto basato sulla combinazione di unità abitative e unità commerciali. Le unità abitative sono distribuite all’interno del complesso residenziale su corsie secondarie che si incrociano con una o più vie principali. Mentre le unità abitative sono accessibili attraverso corsie di circolazione interna, le unità commerciali sono raggiungibili dalle strade urbane che si trovano all’esterno. Le corsie secondarie sono parallele tra loro e si connettono perpendicolarmente alla via principale conducendo alle abitazioni, la maggior parte delle quali sono strade senza uscita. Di fatto, sono le vie principali che si collegano alle due estremità d’entrata, creando così un accesso diretto alle strade urbane commerciali che confinano con il sito.
Sebbene ogni lilong si affacci su importanti arterie commerciali della città, al suo interno si trovano attività e negozi come il barbiere, il tabaccaio e l’edicola, i quali non forniscono soltanto un servizio di prima necessità, ma arricchiscono ulteriormente la vita quotidiana dei residenti. Inoltre sia l’entrata nord, sia l’entrata sud del sito sono sormontate da archi e sorvegliate costantemente dal Comitato Organizzativo dei Residenti, il quale è veicolo di garanzia per la sicurezza del lilong.
L’incrocio delle strade principali con le strade laterali costituisce lo spazio pubblico di circolazione della comunità residenziale, la quale lo utilizza spesso come luogo di raccolta e socializzazione.
Anche lo spazio esterno adiacente alla casa viene utilizzato come un’estensione della casa stessa, rendendo così l’intero quadro spaziale del lilong un importante centro di incontro.
Il periodo in cui si registra una maggiore attività nella costruzione dei lilong a Shanghai (1842- 1949), coincide con la massiccia presenza in città di comunità straniere. Di fatto, la struttura di questi modelli abitativi e la loro progressiva evoluzione è stata profondamente influenzata dal pensiero occidentale.
Fra gli anni venti e trenta del Novecento Shanghai divenne una metropoli moderna. Dal 1870 la sua popolazione era aumentata di dieci volte, raggiungendo i 3,7 milioni di abitanti. Il numero di cinesi che di fatto si trasferì a Shanghai alla ricerca di nuove opportunità di lavoro, fu grande.
Diventò quindi necessario destinare vaste porzioni di territorio urbano alla costruzione di alloggi collettivi. La forma precedente ai lilong fu quella delle baracche in legno che gli inglesi costruirono per affittare ai migranti cinesi. Questa iniziativa non è stata soltanto un tentativo di risolvere l’urgente questione degli alloggi, ma soprattutto una strategia di speculazione immobiliare adottata dalla comunità inglese.
La modernità della città divenne evidente sul piano architettonico. Il profilo del Bund, con le monumentali sedi delle dogane marittime, della potentissima Hong Kong and Shanghai Bank, della Sassoon House che tuttora ne caratterizzano la famosa prospettiva, e molte delle arterie delle concessioni internazionali vennero rinnovate grazie al contributo di architetti occidentali. Il volto della metropoli era famoso per il suo eclettismo negli stili più diversi, dall’architettura neoclassica a quella déco si susseguivano lungo i suoi viali.
Il panorama urbano di Shanghai era tuttavia contraddistinto dagli edifici residenziali, alti non più di tre piani, dai cosiddetti lilong, dove abitava la maggior parte degli shanghaiesi. Questi caseggiati erano costruiti principalmente in legno fino al 1869, successivamente sostituiti da una struttura in mattoni per motivi di sicurezza. L’architrave in pietra che sormonta il grande cancello in legno all’entrata del complesso residenziale da il nome alle nuove abitazioni, shikumen (石 窟 门).
Questo tipo di abitazione era la più comune, anche se lo spazio era sempre insufficiente, e spesso la coabitazione tra più famiglie era la norma. Mentre le famiglie della grande borghesia cinese e gran parte degli stranieri abitavano nelle ville con giardino o negli eleganti appartamenti dei palazzi moderni delle concessioni straniere, i lilong, nella cui costruzione investirono in questi decenni soprattutto molte società giapponesi, erano l’abitazione tipica dei gruppi sociali che costituivano la maggioranza della popolazione di Shanghai, ossia i xiao shimin (小 市 民, cittadini comuni): piccoli commercianti, impiegati, operai, tecnici, insegnanti. [...]
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Informazioni tesi
Autore: | Alessandra Lombardi |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia |
Facoltà: | Studi Orientali |
Corso: | Lingue e Civiltà Orientali |
Relatore: | Laura De Giorgi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 206 |
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