L'amministrazione del Servizio Sanitario Nazionale tra centralismo e devoluzione
Sussidiarietà orizzontale e tutela della salute: la presenza dei privati nel SSN
Nella sua accezione di massima, il principio di sussidiarietà prevede che, nell’ambito di una comunità, le strutture inferiori siano legittimate ad agire ogni qualvolta l'intervento di quelle superiori non risulti necessario in quanto più efficace e proporzionato all’obiettivo da realizzare e all'estensione dell’azione da porre in essere, tenendo conto delle risorse disponibili a livello inferiore. Tale nozione riguarda tutti i sistemi organizzativi: Stato e comunità locali ma anche partiti politici, imprese, famiglia e singoli individui, per cui le competenze dovrebbero essere sempre attribuite ai livelli inferiori in modo da stimolare la capacità di autogoverno del cittadino senza però impedire agli organismi di livello superiore di adempiere alle proprie funzioni di coordinamento e di governo.
Nell’ambito di tale generico concetto di sussidiarietà, la dottrina ha individuato due profili specifici: la sussidiarietà “verticale”, intesa come “valvola di regolazione del sistema di articolazione dei poteri e delle funzioni amministrative” fra Stato ed enti territoriali, e la sussidiarietà “orizzontale”, intesa come “criterio ordinatore dei rapporti tra Stato, formazioni sociali ed individui”.
Il principio di sussidiarietà si è ormai consolidato nell'ordinamento italiano nella sua accezione verticale, grazie all’opera delle leggi Bassanini, in virtù delle quali i Comuni e le Province sono titolari della quasi totalità delle competenze amministrative, e della legge cost. 3/2001 che, riformulando l'art. 118 Cost., ha espressamente posto il principio sul piano costituzionale disponendo che “le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a provincia, città metropolitane, regioni e stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza” (1° comma).
L’art. 118, però, contiene un’altra norma fondamentale in tema di sussidiarietà: ai sensi del 4° comma, infatti, “Stato, Regioni, città metropolitane, province e comuni favoriscono l'autonomia iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”. Tale disposizione esprime il principio di sussidiarietà “orizzontale”, volto a promuovere il perseguimento dell'interesse generale attraverso un maggiore coinvolgimento dei cittadini, considerati sia singolarmente che in associazione fra loro.
I campi di intervento della sussidiarietà orizzontale sono numerosi e riguardano ambiti strategici per lo sviluppo della società: manifestazioni riferibili a tale concetto sono individuabili nel settore socio-assistenziale, avuto particolare riguardo alle realtà no-profit ed alla gestione dei servizi sociali, nel settore scolastico, nel settore dei servizi pubblici locali, nel settore della formazione professionale, nel settore della cultura e nel sistema creditizio e bancario.
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L'amministrazione del Servizio Sanitario Nazionale tra centralismo e devoluzione
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Informazioni tesi
Autore: | Silvia Olivari |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Mario Scazzoso |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 159 |
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