Le donne della Costituente
La società italiana nel 1946
La situazione politica è sola parzialmente lo specchio dei problemi quotidiani che gli italiani devono affrontare e che minano la serenità individuale già molto scossa dalla guerra civile, ai botti dei bombardamenti, deportazione, non ultimo della fame. La guerra ha invaso ogni spazio: distrutto gli impianti industriali, acquedotti, dissestate strade, divelto case, macerie e rovine sono ovunque, l’ambito domestico è privo delle coordinate per funzionare.
I bambini hanno vissuto disgrazie inenarrabili, le relazioni sentimentali sono spezzate, frammentate dal conflitto, ma nel 1946 s’inizia a sperare, Patrizia Dogliani scrive “è l’anno zero dell’Italia”; Pietro Nenni a S. Silvestro dice: “potremmo sopportare e sormontare soltanto a forza e pazienza e tenacia”. Ma i problemi sono lontani dal venire risolti! Resta impellente la mancanza di alloggi, la crisi dovuta alla coabitazione: a Napoli il 50% degli abitanti non ha un alloggio, Genova ha 50.000 senzatetto, a Roma la densità abitativa è di 600 abitanti/ettaro.
La criminalità è dilagante così come la prostituzione, senza contare l’alto numero di armi ancora circolanti. Altra tensione è data dai trattati di pace per riavere la Venezia Giulia e l’Istria; l’ammontare del prestito di guerra fatto dagli USA. Ci sono ancora campi profughi privi delle elementari condizioni igieniche; devono essere ricostruiti servizi e infrastrutture in tutto il Paese.
Gli italiani hanno fame : la quota calorica pro-capite è di 650 calorie/die a fronte di un bisogno di 2600. Le rubriche di cucina dei giornali insegnano come utilizzare quello che si trova, così come i settimanali femminili danno indicazioni di economia del riciclo di abiti, scarpe e tutto quello che si riesce a trovare (cappotti rivoltati, seta recuperata dai paracadute..), anche se incomincia a farsi largo la voglia di divertirsi: si guarda con stupore alla nascita di Dior, al cinema, alla Lambretta, nasce nel 1947 il primo concorso per Miss Italia, a Stresa, territorio liberato e di facile raggiungibilità, si pubblicizzano le prime creme di bellezza.
Il cinema italiano inventa il “neorealismo” con Rossellini, De Sica. Zavattini, Magnani.
Le strade sono percorse da 6.000 di biciclette, poche Vespa, nel 1949 nasce la Lambretta, ma la mobilità è ancora ristretta a delle strade interrotte e la poca sicurezza. Il viaggio di nozze solo un modo di dire. Negli anni 1946/7/8 la voglia di divertirsi fa si che se intensifichino i lavori per rendere strade, vie, piazze com’erano prima della guerra, chi ha avuto la possibilità di nascondere i propri averi investono, i cinema rinascono, anche se non per tutti.
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Le donne della Costituente
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Informazioni tesi
Autore: | Maria Maddalena Belloli |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Bergamo |
Facoltà: | Scienze dell'Educazione |
Corso: | Scienze geologiche |
Relatore: | Roberto Pertici |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 53 |
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