Progetto ERAS nella Chirurgia Toracica: applicazione e analisi delle attività assistenziali nel preoperatorio

Nella fase preoperatoria si persegue soprattutto un obiettivo informativo, fornendo al paziente le informazioni relative alle attività via via messe in atto e rispondendo alle sue domande. L’intervento chirurgico costituisce un fattore di stress fisico e psicologico. Per l’infermiere è importante comprendere i meccanismi fisiopatologici delle diverse risposte allo stress al fine di effettuare interventi preventivi (es. prevenzione dell’ipotermia) e di identificare precocemente i segni e i sintomi con cui si manifestano (Brugnolli, 2008).

Le risposte psicologiche allo stress sono l’ansia, la paura, i sentimenti di inadeguatezza e di impotenza che possono determinare nella persona una difficoltà di adattamento alla situazione ignota. L’ansia preoperatoria è un fattore che viene rilevato, seppur con livelli diversi, in circa 2/3 dei pazienti in attesa di intervento chirurgico, per gli interventi di chirurgia maggiore la percentuale aumenta fino all’80% (Mullen, 2000).

Un certo livello di ansia è fisiologico e può essere condizionato da fattori quali l’età, il sesso e l’esperienza. I pazienti giovani, le donne e le persone che non hanno avuto esperienze chirurgiche pregresse sono più ansiose; mentre le persone che hanno avuto esperienze di ospedalizzazione positive, che si sentono prese in carico, informate e fiduciose sono più calme (Rosen et al., 2008).

L’ansia provata dai pazienti è associata alla paura dell’intervento e dell’anestesia; in particolare i pazienti hanno paura soprattutto di non risvegliarsi durante l’intervento, di provare sensazioni sgradevoli come nausea e dolore (es. durante l’inserzione dell’ago cannula), di avere problemi cerebrali e di perdere la memoria (Royston e Cox, 2003). Gli interventi di riduzione dell’ansia dipendono dai meccanismi di adattamento o coping del paziente e quindi possono variare da persona a persona.