La Shoah e l'eclissi della morale: uno studio sulla reificazione della coscienza e sulla possibilità di una Bildung dopo Auschwitz

E’ importante, infatti, considerare il sistema politico operante in Germania in quel momento storico: il totalitarismo. Hannah Arendt sostiene che il totalitarismo sia una forma politica radicalmente nuova ed essenzialmente diversa dalle altre forme storicamente conosciute di regime autoritario e di potere personale come il dispotismo, la tirannide e la dittatura. Il totalitarismo, infatti, differisce molto dalla dittatura.

Rifacendoci alle parole della Arendt capiamo bene il significato di quest’ultima:
[…] noi abbiamo pure sperimentato forme moderne di dittatura, in cui forze militari prendono il potere, aboliscono i diritti civili e privano i cittadini della loro libertà e dei loro diritti politici ; o magari un partito conquista il potere a spese di tutti gli altri partiti e di ogni forma di opposizione politica. Entrambi questi tipi di dittatura mettono fine alla libertà politica e non toccano direttamente la vita privata e le attività non politiche.

Pur trattandosi di forme di governo assolutamente non costituzionali, poiché è negato il diritto all’opposizione, non si tratta di governi criminali nel vero senso della parola. "Se i crimini vengono commessi, si tratta sempre di crimini perpetrati ai danni di nemici giurati del regime al potere. Mentre i “crimini” dei regimi totalitari sono tali proprio perché colpiscono gente che è “innocente” perfino dal punto di vista del partito al potere".

Il totalitarismo ha, inoltre, trasformato le classi sociali in masse d’individui intercambiabili; ha sostituito il sistema dei partiti con un movimento di massa; non ha solo preteso la subordinazione politica delle persone, ma ha anche invaso la loro sfera privata; ha trasferito il centro del potere dall’esercito alla polizia e ha conseguito una politica estera apertamente diretta al dominio mondiale. Il potere, in questo caso, lambisce ogni settore, il pubblico e il privato e interviene a tutti i livelli, dal più fisico al più astratto.

La società totalitaria, distinta dal governo totalitario, è cioè una società monolitica: ogni manifestazione di carattere culturale, artistico o scientifico, così come ogni organismo sociale e assistenziale, e perfino ogni forma d’intrattenimento o di manifestazione sportiva , tutto deve essere perfettamente “allineato”. Non c’è carica o lavoro di rilevanza pubblica, dalle agenzie di pubblicità all’ambito della giustizia, dal teatro al giornalismo sportivo, dalla scuola elementare all’università, in cui non sia richiesta un’adesione convinta al regime.

L’essenza di questa nuova forma di governo è il terrore e il suo principio d’azione è il pensiero ideologico.