Valutazione dei Profili di Deformazione di Telai in Acciaio soggetti ad azione sismica

Lo scopo di questo capitolo, e di questo studio, è quello di capire in che modo si comportano e variano le caratteristiche dei telai in acciaio soggetti al medesimo set di accelerogrammi spettro – compatibili, al variare delle caratteristiche di resistenza lungo l’altezza del telaio. Questo lo si ottiene utilizzando delle travi con delle inerzie diverse sull’altezza, che siano però dei profili reali, in modo da rendere più verosimile possibile il risultato. Si analizzano tre diverse distribuzioni di resistenza in tal senso, una che vuole essere approssimativamente lineare (prima soluzione), l’altra che invece vuole essere sovra – resistente, ottenuta utilizzando lo stesso profilo lungo tutta l’altezza del telaio (seconda soluzione), la terza che sia invece una sorta di media delle prime due (terza soluzione).

La difficoltà che bisogna superare, come è facile immaginare, consiste nel dover fare in modo che le distribuzioni di resistenza uno e tre siano vicine a quelle teoriche e volute in Fig. 6 – 1. Questa difficoltà non è di banale risoluzione poiché, avendo scelto di voler utilizzare dei profili reali, è impossibile trovare quelle esatte distribuzioni di resistenza con dei profili prefissati come si trovano in commercio, i quali non garantiscono di ottenere che tali distribuzioni siano perfettamente lineari. Pertanto si è cercato di utilizzare profili reali che in un certo qual modo si avvicinassero il più possibile a quelli teorici, facendo in modo che la distribuzione reale tendesse in qualche modo “asintoticamente” a quella teorica.

Il procedimento che è stato seguito pertanto è il seguente:

· Si è presa la distribuzione di resistenza ricavata dal processo DDBD, come si è discusso già in precedenza e si è proceduto alla sua linearizzazione;

· Si sono scelti i profili reali di resistenza che più si avvicinano alla distribuzione teorica e così si è completata la prima distribuzione di resistenza;

· Si è scelto il profilo di trave che corrisponde a quello dei piani più bassi e si è usato questo, ovvero il più resistente, per tutta l’altezza dell’edificio, completando in tal modo la seconda distribuzione di resistenza; ·

Si è fatta la media tra la prima e la seconda distribuzione di resistenza e si sono individuati i profili che più si avvicinano a tale distribuzione cercando di non discostarsi più del 5% dalla distribuzione media, ottenendo in tal modo la terza distribuzione.