Dimmi come ti chiami e ti dirò chi sei - di alcuni cognomi pugliesi

Assume grande rilevanza nel repertorio cognominale italiano la suffissazione derivativa antroponimica, nominale e a volte specificamente cognominale, presente in un gran numero di cognomi e con una notevole variazione fonetica e morfologica, in alcuni casi anche semantica, una presenza della regionalità che, talvolta, rende difficoltosa, in mancanza di forme d’archivio e della tradizione popolare, l’individuazione della suffissazione che nella tradizione scritta può aver subito interventi di adeguamento all’italiano o ad un tipo di lingua considerato più prestigioso.
Si individuano, seconda De Felice, 204 tipi di suffissati, per lo più caratteristici e significativi, ma quelli che interessano maggiormente le regioni meridionali sono:
〮 -ano e –ana, panitaliano, con funzione aggettivante per formare etnici, nomi di mestiere e condizione (Rubano..);
〮 -ante, verbale participiale, ma anche derivativo qualificativo e patronimico (Spacciante..);
〮 -aro variante di –àio, -àrio, nei cognomi pan italiani (Massaro..);
〮 -écchio o –écchia, peggiorativo e spregiativo (Spadavecchia..);
〮 -èllo o –èlla, diminutivo e vezzeggiativo con varianti regionali come –iéllo,-éddo o –éddu (Fasanella, Nardiello..);
〮 -àro o –àrio per nomi di mestiere (Pecorari...);
〮 -ése, etnico e relazione (Morgese..);
〮 -étto o –étta, diminutivo-vezzeggiativo con variante –itto (Maglietta, Calabritto..);
〮 -ìcchio o –icchia, diminutivo o spregiativo (Pascalicchio, ..);
〮 -ière o –ièri o ièro, da nomi personali (Ulivieri..);
〮 -ino o –ina, diminutivo e vezzeggiativo, ma anche etnico e determinativo di mestieri e condizioni (Giardino..);
〮 -ùlo, diminutivo (Gargiulo..);
〮 -òne o òna, accrescitivo e diminutivo, etnico (Boccone..).
Nei cognomi i prefissi sono molto meno rappresentati, ma non mancano elementi che hanno una funzione compositiva e semantica.
Nei cognomi da me studiati, uno di questi è in-, caratteristico dell’area meridionale e soprattutto della Sicilia, sulla cui funzione vi sono diverse interpretazioni: da un valore rafforzativo ad una designazione di appartenenza alla famiglia (Ingravallo, Ingrarsia..).
Frequenti sono a- ed s- prostetiche: la prima sembra avere una funzione rafforzativa come la seconda, che però ha anche funzione peggiorativa (Addante, Sgobba…) .
I cognomi con preposizioni di, da, e forme articolate, alludono a provenienza o riflettono tipi patronimici ricalcando la forma latinizzata di tradizione notarile; normalmente sono ritenuti indizio di nobile casato (De Candia, Di Bari, Delli Carri…).
Tipici dell’Italia meridionale e della Sicilia sono i cognomi preceduti dall’articolo lo, la, li, le seguiti a volte da nomi di persona, soprannomi, toponimi (Lo Surdo, Lanera, Ligatti…).