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Effetto donna. Il paradigma femminile tra mito, religione e storia

La donna nelle parabole

Nelle parabole, ad esempio, usa tanto l’immagine della donna che dell’uomo per far comprendere i misteri del Regno. Per illustrare il dovere di vigilanza egli presenta, da una parte, dei servitori che attendono il padrone di ritorno dalle nozze (Luca 12, 35-37) dall’altra, delle vergini che attendono lo sposo (Matteo 25, 1-13).

Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate uniti a quelli che aspettano il loro padrone quanto torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprono subito. Beati quei servi che il padrone troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.

Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di essere erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte le vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.

La parabola dei servitori è un racconto simbolico dell’arrivo del Regno dei Cieli. Difatti il padrone rappresenta Gesù, mentre la lampada è la luce di Dio e di suo figlio Gesù. Nella parabola i servi si cingono con una cintura le loro vesti e accendono la lampada anche durante la veglia. Questa ritualità intende sottolineare come il compito di attendere il proprio padrone esige una vigilanza costante e permanente, soprattutto di notte, poiché non si conosce l’ora del suo ritorno. Così come si comporta il servo fedele, così l’uomo deve mantenersi pronto senza indugio al giorno dell’arrivo definitivo del Signore.
La parabola delle dieci vergini è un parallelismo di quella precedente. I cristiani sono paragonati a delle vergini, intendendo in questo caso per verginità un amore incondizionato verso il Signore.
Analogamente all'esperienza dell'amore umano, dove non avrebbe senso sposare una persona se ne esistesse un'altra più amata, alla stessa maniera, nella nostra ricerca del Signore, la condizione della verginità del cuore è la base che rende possibile l'attesa sicura, l'incontro con lo sposo e l'unione piena con lui. Si tratta inoltre di dieci vergini, suddivise in due gruppi di cinque. I due gruppi si contrappongono e approdano a un destino diverso, di salvezza per le une e di perdizione per le altre. In questo caso la divisione in due gruppi di uguale numero è solo una metafora per sottolineare il loro diverso destino: “Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi”.
In questo passo sono utilizzate due importanti metafore: la lampada e l'olio. La lampada non può fare luce da se stessa, se non è alimentata. L'allusione è alla vita cristiana, che emana la luce della santità, ma non in forza dei propri meriti personali, bensì in forza della grazia, continuamente comunicata da Cristo ai suoi discepoli. Il medesimo evangelista riporta un detto di Gesù, implicitamente ripreso da questa parabola: “Voi siete la luce del mondo” (Matteo 5,14). È la luce della santità cristiana ciò che rischiara le tenebre del mondo. Lo sposo della parabola viene atteso lungo la notte, una notte rischiarata dalla luce delle lampade delle vergini. Tale luce però ha bisogno di essere alimentata e l'olio rappresenta, nella simbologia biblica, il dono dello Spirito Santo. È infatti proprio la grazia dello Spirito, quell'energia divina che rende luminosa la santità cristiana. Senza di essa tutto si spegne, e anche le opere buone perdono la loro efficacia davanti a Dio, anche se la conservano davanti agli uomini.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Effetto donna. Il paradigma femminile tra mito, religione e storia

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Informazioni tesi

  Autore: Sarantonia Novelli
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Bari
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Filosofia teoretica, morale, politica ed estetica
  Relatore: Domenica Discipio
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 141

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