''La grazia danza''. La coreusi ad Alessandria d'Egitto tra I e IV secolo d.C.

Un altro documento che si deve esaminare per poter delineare meglio la coreutica alessandrina nei primi quattro secoli dell’era volgare sono gli Atti apocrifi di Giovanni. Questa composizione è datata intorno alla seconda metà del II secolo: durante questo periodo appare la tradizione dell’attività di Giovanni in Asia Minore e il romanzo, genere cui spesso l’Autore si accosta, trova successo.
L’opera fu molto conosciuta e diffusa, almeno fino alla condanna di papa Leone I (440 – 461) e, in seguito, del II concilio di Nicea (787): già in Clemente Alessandrino appare chiara la conoscenza di un episodio della narrazione e ciò conferma che l’origine fu anteriore all’inizio del III secolo.
Come luogo della composizione furono avanzate diverse ipotesi: quelle che sostenevano un’origine in Asia Minore e in Siria furono presto ridimensionate a favore della proposta di una composizione in ambiente egiziano, sostenuta dall’estrema affinità dei temi, del vocabolario e dello stesso clima spirituale dell’apocrifo con l’opera di Clemente Alessandrino. Tra tutte queste ipotesi quella dell’origine degli Atti apocrifi di Giovanni in Egitto resta ancor oggi la più probabile. Inoltre secondo R. H. Miller l’ambito in cui è stato composto il testo in questione sarebbe stato una comunità isolata, che conosceva poco o nulla del Nuovo Testamento.