Turismo in Etiopia: lotta alla povertà

Negli ultimi anni un settore emergente nel mondo del turismo è l’ecoturismo, il quale si sta sviluppando come un mercato di nicchia che, operando diversamente dagli altri segmenti dell’industria turistica, è diventato un importante mezzo per lo sviluppo sostenibile. Il termine ecoturismo fu coniato nel 1988 da Hector Ceballos-Lascurain, architetto messicano e ambientalista, che ne diede la seguente definizione :”Viaggiare in aree naturali relativamente indisturbate o incontaminate con lo specifico obiettivo di studiare, ammirare e apprezzare lo scenario, le sue piante e animali selvaggi, così come ogni manifestazione culturale esistente (passata e presente) delle aree di destinazione”36 La definizione fu elaborata e rivista dai principi dettati nella Dichiarazione del Quebec del 2002, dichiarato dalle Nazioni Unite anno internazionale dell’ecoturismo. In questa occasione l’UNEP (Programma Ambiente delle Nazioni Unite), l’UNWTO (Organizzazione Mondiale del turismo) e l’International Ecoturism Society hanno organizzato il summit mondiale dell’ ecoturismo a Quebec a cui hanno partecipato 1.169 delegati di nazioni diverse contribuendo alla stesura della Quebec Declaration on Ecotourism. Il summit ha espresso un ampio scacchiere di interessi per una tematica di crescente importanza, non solo come settore di notevole potenzialità per lo sviluppo economico, ma anche come potente strumento per la conservazione dell'ambiente naturale a condizione che esso venga adeguatamente gestito. Tali concetti, in sintonia con la filosofia delle Nazioni Unite e della sua agenzia specializzata, la World Tourism Organization, devono cercare di conciliare la domanda dei turisti di fruizione delle risorse naturali, sociali, etiche e culturali, con l'esigenza di garantirne nel contempo l'integrità accrescendone anzi le potenzialità per il futuro.