Risorse immateriali e beni immateriali: la rappresentazione nel bilancio d'esercizio

Innanzitutto occorre specificare che il termine “bene”, in economia aziendale, non va inteso in senso assoluto, ma relativo, in quanto non fa riferimento alle caratteristiche fisiche dell’oggetto in questione, ma al ruolo che svolge all’interno della gestione.
I beni immateriali sono entità dotate di esistenza autonoma, posseduti o controllati dall’azienda, identificabili separatamente dal contesto aziendale e solitamente utilizzabili anche in altre realtà. Possono essere di origine esogena, se derivati da processi di scambio, o endogena, se prodotto dell’attività aziendale, e sono individuabili oggettivamente.
A seconda o meno che abbiano protezione giuridica si distinguono in:
- beni legalmente protetti;
- beni privi di protezione giuridica ( protetti di fatto ).
Tra i primi possiamo comprendere i marchi e i brevetti, i contratti e gli atti amministrativi che consentono all’impresa di utilizzare specifiche conoscenze o svolgere particolari attività. Si contraddistinguono appunto per la possibilità di essere protetti dall’azione di terzi sulla base di una tutela giuridica.
Tra i secondi rientrano i beni, come il know how, che non sono tutelati da norme specifiche in grado di proteggerli dall’azione di terzi, ma sono tutelati dall’impresa stessa sulla base della segretezza o specificità. Rientra in questa categoria il know how di sistema formalizzato, cioè quel know how che, essendo esplicitato in procedure operative o data-base , può essere diffuso e condiviso all’interno dell’impresa o in altre economie, qualora venga trasferito o ceduto dall’impresa attraverso l’attivazione di contratti di vendita, licenza, concessione17. Questo tipo di know how può essere tradotto per esempio in procedure operative, manuali, software; ciò ne facilita la riproduzione, la circolazione e l’uso all’interno e all’esterno dell’impresa.