Innovazione finanziaria e crescita economica: un approccio teorico
Una selezione di modelli di crescita economica
Nella presente sezione vengono sinteticamente presentati alcuni contributi teorici sviluppati negli ultimi due decenni che considerano le funzioni svolte dal sistema finanziario viste in precedenza all’interno di modelli di equilibrio economico generale, per apprezzarne i possibili effetti sulla crescita economica. L’obiettivo non è quello di fornire un’esaustiva rassegna della letteratura sul tema, bensì di mostrare un insieme di risultati che si legano per diversi aspetti con il modello che verrà presentato successivamente. In generale i lavori teorici su finanza e crescita si distinguono per tre aspetti: la forma di crescita – endogena o meno – insita nella funzione di produzione, il tipo di asimmetria informativa e il meccanismo finanziario preso in considerazione.
In particolare concentrandosi sulla funzione di selezione imprenditoriale si esamineranno i modelli di King e Levine (1993) e Bose e Cothren (1997). Il primo è uno dei primi contributi che associano tale funzione del sistema finanziario a considerazioni su innovazione tecnologica e crescita economica, mentre il secondo è utile per introdurre alcune riflessioni su effetti di feedback della crescita economica sulla struttura finanziaria.
In seguito si abbandona il contesto di selezione avversa e screening degli imprenditori per prendere in considerazione il contributo seminale di Greenwood e Jovanovic (1990), alla base di numerosi lavori successivi, per mettere in luce la dinamicità della relazione tra finanza e crescita. Inoltre si fa brevemente cenno alla più recente estensione proposta da Greenwood, Sanchez e Wang (2010) che prende in considerazione l’innovazione finanziaria.
Infine si introduce brevemente il lavoro di Aghion, Howitt e Mayer foulkes (2005) dove viene adottato un meccanismo di crescita endogena fondato su innovazione verticale, che a sua volta si basa su diffusione tecnologica dovuta all’implementazione delle tecnologie più avanzate, il medesimo impiegato da Michalopoulos, Laeven e Levine (2011).
Volendo dare un taglio prettamente teorico si trascura la corposa letteratura empirica prodotta sull’argomento rinviando ad una serie di lavori di rassegna, tra cui il classico riferimento è Levine (2005), mentre per un approccio critico si guardi Trew (2006).
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Informazioni tesi
Autore: | Gilberto Rizzi |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Scienze economico-aziendali |
Relatore: | Graziella Bertocchi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 97 |
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