La percezione della figura del Papa Benedetto XVI nell'opinione pubblica tedesca: analisi e parziale traduzione di un dossier del settimanale Der Spiegel

Nel lungo dossier che si sta prendendo in esame si è tentato di enucleare alcune tematiche rilevanti che costituiscono altresì dei punti di partenza per ulteriori osservazioni sulle conseguenze che da esse si possono trarre. Il tema principale, da cui trae origine poi tutta l’analisi ed i commenti portati avanti dagli autori del dossier, riguarda la decisione di Benedetto XVI di riammettere all’interno della Chiesa cattolica quattro presuli tradizionalisti tra cui il vescovo Williamson, noto negazionista dell’Olocausto.

Questo tema, come si è sottolineato anche nell’analisi del sottotitolo del dossier in questione, ricopre una particolare importanza poiché tale decisione del pontefice è il punto stesso di partenza di tutta l’analisi condotta nell’articolo.
È infatti da questo tema principale che si fanno discendere poi le reazioni del mondo istituzionale e religioso ebraico, le reazioni dei cattolici tedeschi e quelle dell’opinione pubblica tedesca. A partire dal tema successivo inizia l’analisi condotta dagli autori del dossier della situazione e dei caratteri del pontificato di papa Benedetto tesa a rispondere a quella domanda che lo stesso settimanale sembra porsi: Come ha potuto il papa commettere un tale gesto?

Il secondo tema infatti che si è tentato di enucleare è quello relativo al calo di consensi ed alla situazione di scontento e sfiducia tra i fedeli di Benedetto XVI in cui vengono analizzate le principali motivazioni di questo fenomeno (la delusione per la mancata partenza di un nuovo corso nella chiesa dopo Giovanni Paolo II, lo scontento tra le nuove generazioni a causa di un’ermeneutica ancorata alla tradizione su molti temi sociali) e la realtà osservabile odierna: numero di pellegrini in piazza San Pietro ridotto e timore che il pontefice possa essere un interprete inadatto al ruolo che ricopre.

Il terzo tema portante del dossier riguarda i caratteri del pontificato di Benedetto XVI; all’interno di questa tematica si può ricondurre sia il suo isolamento all’interno dei confini della dottrina dovuto anche al fatto di essersi circondato di consiglieri che ne seguono le volontà senza una reale voce in capitolo, sia il suo ecumenismo improntato nel rispetto della tradizione con una “ermeneutica del Concilio Vaticano II ancorata alla tradizione e che pesa ancora molto sull’opinione pubblica tedesca”.

Il quarto tema riguarda invece i rapporti interconfessionali; in particolar modo i problemi e le contrapposizioni di Benedetto XVI con le altre religioni. Tema appunto molto importante a cui il dossier dedica grande spazio ed attenzione ponendo sempre il confronto con il dialogo interreligioso condotto dall’allora papa Giovanni Paolo II. Questo tema racchiude i difficili rapporti con il mondo ebraico e con il mondo islamico soprattutto a seguito di taluni atti del pontefice che hanno urtato la sensibilità del mondo islamico.

L’ultimo tema portante del dossier è quello riguardante le responsabilità dell’esito e delle conseguenze del gesto ascrivibili a Benedetto XVI e le responsabilità ascrivibili in particolar modo alla Fraternità Sacerdotale San Pio X.