Analisi delle minoranze etniche presenti in Cina

I tibetani sono un popolo prevalentemente costituito da pastori ed agricoltori, rappresentano, tra la totalità delle 55 shǎoshù mínzú, una delle minoranze che contano il maggior numero di individui, la popolazione di questo gruppo etnico di minoranza è concentrate prevalentemente in Tibet e nelle zone geografiche confinanti, tuttavia anche in Nepal, India e Bhutan si riscontra la presenza di persone che mostrano i tratti culturali tipici dell'etnia Tibetana. L'etnia Tibetana è piuttosto eterogenea, può essere suddivisa infatti in tre sottogruppi principali: gli Hor, i Nachan e i Changri, a loro volta possono essere suddivisi in 51 ulteriori sottogruppi. La matrice culturale principale dei Tibetani viene fatta risalire alla popolazione mongola, tuttavia gli antropologi ritengono che le caratteristiche proprie di questo gruppo etnico abbiano subito una forte influenza anche da parte di popolazioni sciite, provenienti cioè dale regioni caucasiche e dell'Asia centrale.
A livello fenotipico i tibetani che vivono nella parte più centrale della regione non sono molto alti ed hanno la pelle piuttosto scura (rispetto agli Han), così come scuri sono i capelli, gli occhi sono invece castani o verdi, che è un tratto somatico tipico dei Mongoli: è un'ulteriore dimostrazione del legame esistente tra le due etnie; le tribù nomadi che vivono invece sulle alture della regione tibetana hanno invece un fisico tendenzialmente alto e longilineo.
I Tibetani sono fortemente influenzati dalla cultura Buddhista, e prima ancora le loro tradizioni religiose erano derivate dal culto Bon, e la ragione di questo fatto è la posizione geografica delle regione: il Tibet confina infatti con lo Xinjiang a nord, ad est con il Qinghai ed il Sichuan, a sud-est con lo Yunnan, mentre ai confini della parte sud e sud-occidentale della regione troviamo Nepal, India e Pakistan, i primi due paesi sono profondamente legati alla cultura Buddista.
I membri del gruppo minoritario dei Tibetani parlano un idioma appartenente al ramo tibeto-birmano che fa parte della famiglia linguistica sino-tibetana.