Le obbligazioni convertibili

I warrant sono dei documenti (titoli liberamente trasferibili) che attribuiscono all'obbligazionista, oltre ai diritti insiti del titolo obbligazionario, anche l'opzione di sottoscrivere azioni di futura emissione da parte della stessa società destinataria del prestito, ovvero da parte di altra società (questi titoli possono essere emessi anche per consentire il successivo acquisto di azioni già emesse, di cui la stessa società ha la disponibilità). Detti titoli, per come accade in analogo modo per quelli rilasciati agli azionisti (in tal caso, nella prassi, questi documenti vengono rilasciati dalla società emittente, nell'ipotesi di esclusione del diritto di opzione o nell'ipotesi di sottoscrizione delle azioni da parte delle imprese bancarie o finanziarie i quali hanno l'obbligo di offrirle in opzione agli azionisti) ovvero agli stessi titolari delle obbligazioni convertibili nella circostanza di aumento del capitale, possono avere una circolazione (quindi valutazione) separata dal titolo obbligazionario, e l'esplicazione del diritto di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione non modifica (quando la durata dell'obbligazione e superiore a quella del warrant) la sua posizione di creditore nei confronti della società emittente.
Per quanto riguarda, peraltro, la loro emissione occorrerà, insieme o anticipatamente, a seconda che le azioni oggetto dell'opzione siano state emesse dalla stessa società o da un'altra, una delibera di aumento del capitale sociale a servizio dell'opzione; mentre in caso di emissione di obbligazioni con opzione di acquisto, le azioni già emesse e detenute in portafoglio dovranno essere costituite in gestione speciale, al fine di garantire l'attuazione del diritto attribuito all'obbligazionista.

I warrants, si deve sottolineare altresì, hanno un proprio valore di mercato, e possono essere ammessi anche alle quotazioni delle borse – valori.

La caratteristica distintiva dei warrants, rispetto agli altri titoli, consiste nel continuare a riconoscere il diritto di rimborso del prestito anche dopo l'esercizio dell'opzione sulle azioni, trattandosi di diritti tra loro cumulabili e non, come avviene nel caso del prestito convertibile, alternativi. Infatti, la sottoscrizione delle azioni di futura emissione o l'acquisto di quelle già in circolazione si esplica, a seguito dell'esborso di un'ulteriore somma di denaro oltre a quella già versata all'atto della sottoscrizione delle obbligazioni.

Anche per detti titoli, nel cercare di fornire una tutela agli obbligazionisti, si prevede l'applicazione analogica della disciplina contenuta nell'art. 2429 bis.