Aspetti diagnostici delle endocarditi infettive.

Nel 2003 sul “New England Journal of Medicine” Martin Gs, Mannino DM, Eaton S e Moss M, pubblicarono una revisione dell'epidemiologia della sepsi negli Stati Uniti dal 1979 al 2000: si stima che ogni anno ne incorrano 660.000 nuovi casi. Una pronta ed accurata indagine di batteriemia e fungemia è importante per migliorare la cura del paziente proprio per la morbidità e l'alta mortalità attribuite alla sepsi. Durante gli ultimi trent'anni, un numero significativo di studi sono stati condotti a definire: la rilevanza clinica della emocoltura, definire i fattori principali che aiutano la scoperta di patogeni nel sangue, stabilire la miglior formula e altre pratiche di laboratorio, valutare e comparare i sistemi di raccolta in commercio e sviluppare dei criteri interpretativi. Linee guida e raccomandazioni sono necessari per i laboratori e per i professionisti addetti all'esecuzione della tecnica sostanzialmente per ridurre i costi del servizio ed al contempo diminuire il rischio di contaminazione del campione per una migliore indagine diagnostica. Poiché spesso è impossibile conoscere l'agente patogeno o individuare quali campioni sono infetti, tutti gli addetti, che possono maneggiare o entrare a contatto con questi devono adottare le precauzioni standard. Per precauzioni standard si intende tutti quei dispositivi di protezione individuale che coprono dalla trasmissioni di possibili agenti infettivi. La presenza di microrganismi vitali nel circolo sanguigno di un paziente è quindi un importantissimo indicatore diagnostico e prognostico. Un' emocoltura positiva stabilisce o conferma anche che vi è un' eziologia infettiva in una patologia, ed inoltre fornisce l'agente causativo che è suscettibile ad un preciso antimicrobico per un'ottimizzazione della terapia antibiotica. Sul piano prognostico, l'agente patogeno indica anche l'insufficienza delle difese del paziente a contenere l'infezione o il fallimento della terapia empirica.