L'applicazione della decisione quadro 584/2002/GAI relativa al mandato d'arresto europeo nell'ordinamento giuridico italiano
Sentenza n. 227/2010
La Corte costituzionale con la sentenza n. 227/2010 del 21-24 giugno 2010 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 18, comma 1, lettera r), della legge 22 aprile 2005, n. 69, nella parte in cui non prevede il rifiuto di consegna anche del cittadino di un altro Paese membro dell’Unione europea, che legittimamente ed effettivamente abbia residenza o dimora nel territorio italiano, ai fini dell’esecuzione della pena detentiva in Italia conformemente al diritto interno. L’autorità giudiziaria competente ha l’onere di accertare la sussistenza del presupposto della residenza o della dimora, legittime ed effettive, dopo aver eseguito una valutazione degli elementi costituenti la situazione della persona, quali, la durata, la natura e le modalità della sua presenza in territorio italiano, nonché i legami familiari ed economici che intrattiene all’interno del nostro paese, coerentemente a quanto aveva affermato la Corte di giustizia dell’Unione europea. Resta riservata, poi, al legislatore la valutazione dell’opportunità di precisare le condizioni di applicabilità al non cittadino del rifiuto di consegna ai fini dell’esecuzione della pena in Italia, in conformità alle disposizioni normative dell’Unione europea. La Corte costituzionale infatti, ha dichiarato che la citata norma legislativa viola gli articoli 11 e 117, comma 1 della Costituzione in quanto contrasta con gli obblighi derivanti all'Italia dall'appartenenza all'Unione europea a causa della violazione della decisionequadro n. 584 del 2002 relativa al mandato di arresto europeo, come interpretata dalla Corte di giustizia dell'Unione europea, nella parte in cui la norma nazionale stabilisce che, «se il mandato d’arresto europeo è stato emesso ai fini della esecuzione di una pena o di una misura di sicurezza privative della libertà personale», la corte di appello può rifiutare148 l’esecuzione del mandato d’arresto e disporre che la pena o la misura di sicurezza sia eseguita in Italia conformemente al diritto interno, soltanto «qualora la persona ricercata sia cittadino italiano».
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L'applicazione della decisione quadro 584/2002/GAI relativa al mandato d'arresto europeo nell'ordinamento giuridico italiano
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Informazioni tesi
Autore: | Gabriele Borghi |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Marco Gestri |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 130 |
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