User Generated Content: YouTube

L’avvento del Web 2.0, come già spiegato nei capitoli precedenti, in quanto nuova e dilagante realtà, ha messo in atto un processo di “rimediazione” degli strumenti di comunicazione solitamente utilizzati (televisione e carta stampata), trasformando l’utente da spettatore, lettore o ascoltatore in un vero e proprio interattore, dando il via a una profonda e inesorabile alterazione del modo stesso di fare comunicazione.
YouTube, in qualità di simbolo del cambiamento in corso, si presenta come un ambiente mediatico ibrido in cui il contenuto commerciale, amatoriale, no-profit, governativo, istruttivo e soprattutto politico è rimediato e coesiste interagendo in modi sempre più complessi (Benkler, 2006).
Nei paesi democratici, l’uso attivo e partecipativo di Internet sta producendo cambiamenti rilevanti specialmente nella vita politica: prima di tutto l’utente, interattore attivo nel sistema mediatico, mira a un rapporto di scambio e di partecipazione con i personaggi politici, sempre più a portata di click; in secondo luogo il politico ha a sua disposizione strumenti di comunicazione assolutamente inimmaginabili in tempi recenti.
YouTube ha tutte le caratteristiche per presentarsi come il canale ideale per la politica odierna: è l’ambiente Web 2.0 che è cresciuto più rapidamente (secondo il ranking internazionale pubblicato da Alexa, è il terzo sito Web al mondo dopo soltanto Google e Facebook) e lo strumento che permette l’incorporamento di video all’interno di altri siti web, generando in automatico il codice HTML necessario per portare a termine l’operazione, il che dà la possibilità di puntare a un pubblico molto più vasto di quello che si raggiungerebbe con l’apertura di un solo website o di un blog (Montanari, 2010).
Il sito di video sharing riesce a soddisfare quindi in maniera concreta tutte le esigenze di un’informazione politica efficiente e volta al coinvolgimento: dall’organizzazione di video-conferenze al monitoraggio constante dei bisogni e delle necessità dei cittadini-elettori. Inoltre permette anche un relativo abbassamento dei costi previsti dalla campagna elettorale: è sufficiente avere un PC collegato a Internet, una webcam e uno staff capace che sappia sfruttare al massimo questi strumenti .
L’avvento dei Social Media (Facebook, YouTube, Twitter, Wikipedia) sembra in definitiva destrutturare e ridefinire secondo nuove modalità il rapporto tra gli attori della comunicazione politica.
E proprio la politica infatti sembra essere l’ambito in cui si riescono più chiaramente a percepire le inedite possibilità offerte dalle piattaforme social. La sempre crescente centralità conferita all’utente pone il politico nella condizione di dover ripensare attentamente al suo modo di comunicare con i cittadini: se negli ultimi tempi il dialogo è avvenuto solo attraverso i media mainstream, le applicazioni del social web fanno sì che il cittadino-elettore torni ad avere un ruolo centrale in questo confronto.