Crescita e produttività, il caso giapponese
Innovazione Tecnologica per la Crescita
L’innovazione è l’applicazione di nuove conoscenze all’attività produttiva che porta ad un miglioramento del processo; può consistere in un aumento della produttività o in una diminuzione di costi.
Essa si realizza con differenti tipi di tecnologie, per questo viene definita multidimensionale. Altra caratteristica dell’innovazione è la globalità, così definita poiché la realizzazione di una idea innovativa richiede la partecipazione di tutte le funzioni aziendali e, di conseguenza, i benefici che ne nasceranno riguarderanno non solo l’area che l’ha creata, ma tutte quelle legate ad essa.
Innovazione Schumpeteriana
L’economista Joseph Schumpeter esalta il ruolo dell’innovatore, cioè chi inventa, sviluppa, promuove, chi inizia e riconosce i miglioramenti tecnici e riesce a farli introdurre. Secondo Schumpeter, l’innovazione svolge la funzione di consentire un extraprofitto agli imprenditori più capaci.
Nella visione capitalistica, grandi imprese operanti in condizioni di controllo di mercato che realizzano al loro interno attività di ricerca e sviluppo possono controllare l’innovazione al fine della propria crescita (sequenza innovazione-profitto).
L’attività di ricerca di innovazione diventa anche una forma di competizione fra imprenditori per ottenere sempre maggiori quote di mercato a spese dei concorrenti. Avendo un maggior controllo del mercato, e grazie ai benefici delle innovazioni, cioè maggior produttività o minori costi, gli imprenditori ottengono un maggior profitto.
A questo punto nasce un dilemma: fino a che punto tutelare le innovazioni? Da un lato si vuole che le innovazioni siano pubbliche per aumentare le conoscenze degli operatori e favorire la crescita; dall’altro si vogliono tutelare gli imprenditori, poiché se un’innovazione non può essere protetta, il vantaggio economico dell’imprenditore tende ad annullarsi o comunque a diventare irrisorio rispetto alle spese sostenute in R&S.
In questo caso l’imprenditore non avrebbe più convenienza ad investire. Nei paesi occidentali si tutela l’innovazione con la legge sui brevetti o, più in generale, con le leggi sulla proprietà industriale. La brevettabilità stabilisce il diritto degli imprenditori di sfruttare economicamente l’innovazione garantendo quindi una remunerazione in caso di successo.
Tuttavia l’inventore dovrà rendere pubblica l’innovazione, depositando presso l’Ufficio Brevetti il progetto relativo alla stessa e consentendo quindi a tutti la consultazione. Limitando la durata nel tempo del brevetto, il legislatore tutela la libertà di informazione, garantendo comunque un certo profitto all’innovatore.
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Crescita e produttività, il caso giapponese
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Informazioni tesi
Autore: | Silvia Dal Maso |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Verona |
Facoltà: | Economia |
Corso: | economia del commercio internazionale |
Relatore: | Thomas Bassetti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 72 |
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