L'impatto dei principi contabili IAS/IFRS sulle performance aziendali: i casi Ducati Motor Holding S.p.A. e Sabaf S.p.A.
Le caratteristiche qualitative dell’informazione di bilancio
Nella gerarchia dei principi base di redazione del bilancio identificata dallo IASB, vi sono al di sotto dei postulati generali, le caratteristiche qualitative di primo e di secondo livello che le informazioni contabili devono presentare per esser idoneamente utilizzate dagli investitori nei loro processi decisionali.
Le caratteristiche qualitative di primo livello sono quelle della comprensibilità, significatività, attendibilità e comparabilità. Quelle di secondo livello invece consistono in una qualificazione più approfondita dei caratteri, appena citati, della significatività e dell’attendibilità. In relazione alla significatività trova ulteriore specificazione la caratteristica della rilevanza.
Con riguardo all’attendibilità è importante analizzare le caratteristiche di rappresentazione fedele, di prevalenza della sostanza sulla forma, di neutralità, di prudenza e di completezza. Un requisito comune a tutte le caratteristiche qualitative è che esse concernono, non tanto il processo di redazione della sintesi di esercizio, quanto invece all’esito di tale sintesi. Infatti tali caratteristiche definiscono la qualità che le informazioni prodotte nel bilancio devono possedere per risultare utili ai processi decisionali dei destina-tari del bilancio.
La prima caratteristica qualitativa indicata dal framework è quella della comprensibilità (understability). Essa è considerata una qualità essenziale dell’informazione di bilancio. Prima ancora di essere significativa, attendibile e comparabile, l’informazione contabile della sintesi d’esercizio deve esse comprensibile.
Ciò significa che essa deve permettere ai destinatari di capire in modo chiaro e trasparente l’attitudine dell’impresa a generare disponibilità liquide o mezzi equivalenti. Tuttavia questo non comporta che informazioni particolarmente complesse o non immediatamente comprensibili non devono esser esposte nel bilancio.
Lo IASB, nel framework, stabilisce che, se le informazioni complesse risultano strumentali ai processi decisionali degli investitori, esse devono esser in ogni caso esposte: si parte infatti dall’assunto che il destinatario della comunicazione di bilancio sia un soggetto esperto dotato di “una ragionevole conoscenza dell’attività commerciale ed economica, degli aspetti contabili” ed abbia l’intenzione di esaminare l’informazione con normale diligenza.
Dall’analisi della nozione di comprensibilità appare evidente la sua analogia con il carattere della chiarezza esplicitato nell’art. 2423 del Codice Civile. Anche gli stessi principi contabili italiani considerano la chiarezza come un sinonimo di comprensibilità. La seconda caratteristica qualitativa è quella della significatività (relevance) che trova ulteriore approfondimento nella caratteristica di secondo livello della rilevanza (materiality).
Le informazioni di bilancio sono significative quando sono in grado di influenzare le decisioni economiche dei destinatari e permettono ai lettori di formulare giudizi in merito al recupero degli investimenti di vario tipo compiuti nell’impresa. Giudizi che si fondano sulla capacità della stessa di creare flussi di liquidità futuri. Le informazioni contabili si posso distinguere in informazioni qualitativamente e quantitativamente significative.
Le prime sono in grado, per natura, di influenzare le decisioni economiche degli investitori, aiutandoli a valutare gli eventi passati, presenti e futuri della gestione. Si tratta quindi di informazioni che prescindono dalla dimensione, la cui natura (nature) è di per sé sufficiente a determinarne la significatività.
Ciò comporta che, nel considerare la significatività delle informazioni, è importante verificare l’assenza di alcune circostanze particolari, quali per esempio:
• irregolarità del bilancio non significative dal punto di vista quantitativo, ma che costituiscono illeciti (es. frodi o creazione di fondi neri);
• obbligazioni contrattuali (ad es. contratti di finanziamento o per contributi a fondo perduto) che richiamano la necessità di rispettare determinati limiti minimi per i valori di bilanci (ad esempio, tasso di indebitamento, valore del patrimonio netto, ecc.);
• errori non rilevanti dal punto di vista quantitativo ma che, provocando in alcuni valori di sintesi del bilancio un’inversione nel trend (ad esempio, nel tasso di crescita degli utili) o addirittura nel segno (passaggio da un utile a una perdita) sono da ritenere comunque significativi.
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L'impatto dei principi contabili IAS/IFRS sulle performance aziendali: i casi Ducati Motor Holding S.p.A. e Sabaf S.p.A.
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Informazioni tesi
Autore: | Alberto Lelli |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Cagliari |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia aziendale |
Relatore: | Giovanni Melis |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 58 |
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