L’utilizzo della cartella clinica multidisciplinare informatizzata in sala operatoria

Prima di analizzare la struttura ed il funzionamento della sezione della cartella clinica multidisciplinare utilizzata in sala operatoria, valutando sia gli aspetti infermieristici, sia quelli multidisciplinari, diamo qualche accenno sull’impostazione generale e sul funzionamento di un prototipo in uso presso l’Istituto Mediterraneo Trapianti (ISMETT) di Palermo, denominato “SUNRISE”.

Il personale autorizzato può accedere alla cartella da qualsiasi terminale presente in ogni stanza di degenza, terapia intensiva, sala operatoria, area risveglio, etc… L’accesso è regolato da un username ed una password che funge anche da firma elettronica per la convalida delle informazioni inserite. Una volta entrati nel sistema, mediante la selezione dell’area e del nome del paziente si accede alla visualizzazione del prospetto della cartella, partendo dal quale, attraverso una struttura articolata in sezioni e moduli, ci si può addentrare nella ricerca e nell’inserimento delle informazioni.
Il sistema operativo e il programma di gestione della Cartella Clinica Informatizzata permettono operazioni del tutto sovrapponibili a quelle effettuate in ambienti Windows, consentendo quindi le più pratiche ed elementari operazioni di copia/incolla, selezione testo, ricerca avanzata, etc…, ma gli elementi strutturali, o faremo meglio a chiamarli unità funzionali, della cartella informatizzata sono sicuramente i “documents” ed i “flowsheets”.
Per “document” si intende un documento, una scheda, una sezione, una qualsiasi pagina della cartella in cui avviene una registrazione di dati con una precisa collocazione temporale. Ciò significa che al momento della firma elettronica, il sistema registra il documento e lo inserisce in una tabella di gestione, indicando il tipo di documento, l’operatore che lo ha creato ed ovviamente il giorno e l’ora di creazione. Ogni variazione ad un documento esistente ne provoca l’aggiornamento ma tiene traccia delle versioni precedenti, richiamabili in qualsiasi momento da ogni operatore abilitato a consultare e/o modificare il documento in questione e colonne . Le righe contengono i parametri oggetto della nostra osservazione, le colonne rappresentano invece gli intervalli orari. In concreto il flowsheet mostra la variazione dei parametri osservati in funzione del flusso temporale.
Esistono dei flowsheets che coprono un intervallo di tempo breve e determinato (es. Il flowsheet della conta chirurgica intraoperatoria che inizia e finisce con l’intervento chirurgico), ma esistono anche flowsheets che coprono tutta la durata del ricovero (es. il flowsheet del bilancio idrico o quello dei parametri vitali del paziente).
L’autorizzazione all’inserimento ed alla consultazione dei dati è stabilita da privilegi legati al ruolo specifico dell’operatore sanitario, il quale opera in un contesto di massima sicurezza reso possibile da un sistema di controllo assimilabile al “closed-loop electronic prescribing, dispensing and barcode patient identification system” ossia un sistema elettronico di sicurezza che prevede la prescrizione di terapie direttamente in Cartella Clinica Elettronica e consente l’erogazione automatizzata dei farmaci attraverso un sistema informatizzato denominato “PIXIS” che, interfacciato alla Cartella Clinica Elettronica, rilascia la dose personalizzata di farmaco, la quale prima di essere somministrata, viene ulteriormente confrontata con l’identità del paziente attraverso la letteratura di un codice a barra.