La funzione di indirizzo: mozioni, risoluzioni ed ordini del giorno.

La compartecipazione istituzionale alla definizione dell'indirizzo politico avviene in primo luogo in occasione del dibattito e della votazione sulla fiducia al Governo, che deve presentarsi alle Camere entro dieci giorni dalla sua formazione (art. 94 Cost., terzo comma) al fine di ottenerne la fiducia.

Ciascuna Camera accorda e revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale. In particolare, il rapporto di fiducia tra Governo e Parlamento si costituisce e s'interrompe con il voto di una mozione che approva le comunicazioni programmatiche rese dal primo a ciascuna assemblea, ed il relativo procedimento è disciplinato in parte dalla Costituzione, in parte dai Regolamenti parlamentari.
Benché tradizionalmente collegata con atti concernenti la funzione ispettiva del Parlamento, l'interrogazione e l'interpellanza, la mozione è oggi prevalentemente, anche se non esclusivamente atto d'indirizzo politico, sebbene i Regolamenti di Camera e Senato la definiscono genericamente come atto diretto a promuovere una deliberazione della Camera o del Senato, consistendo in particolare nella richiesta, fatta dai singoli membri alla Camera di appartenenza, di procedere alla discussione e votazione su un determinato oggetto e su cui in particolare una precedente interpellanza avesse lasciati insoddisfatti gli interpellanti.

Conferma questa sua prevalente natura, il fatto che il procedimento per l'approvazione delle mozioni sia analogo al procedimento legislativo (artt. 113 e 114 RC, art. 160 RS), nonché la prassi parlamentare, in conformità della quale lo strumento della mozione è frequentemente adottato per integrare o correggere, mediante direttive destinate all'Esecutivo, l'indirizzo politico fissato al momento della concessione della fiducia; senza dimenticare peraltro la collocazione sistematica dell'istituto nel Regolamento della Camera12 fra le procedure d'indirizzo.
La mozione può inoltre consentire di sanzionare responsabilità, di istituire collegi o di definire procedure parlamentari ad hoc .