Roadmap della mobilità sostenibile
Mobilità sostenibile: motore magnetico
Sono anni che se ne parla, soprattutto sui canali mediatici non tradizionali, come il web. Spopolano video su variegati motori a energia magnetica che fanno muovere le ruote senza bisogno di nessuna fonte energetica, la soluzione a tutti i problemi energetici conosciuti dall’uomo: la realizzazione del sogno del moto perpetuo. Ma è proprio così? Per prima cosa vi è da dire che il principio base del funzionamento di questo motore sfida il primo principio di conservazione dell’energia della fisica classica il quale dice che in un sistema isolato, cioè che non interagisce in alcun modo con l’ambiente circostante, l’energia totale rimane sempre costante, quindi ciò vuol dire che è non possibile creare lavoro dal nulla, senza metterci una energia esterna.
Tanto vale che nella storia un sacco di inventori si sono cimentati nella ricerca e nello sviluppo di motori in questo senso, tanto da esserci molti brevetti registrati su motori magnetici in tutto il mondo. Ma brevettare qualcosa non vuol dire che questo funzioni, casi eclatanti come quello dell’azienda Perendev lo hanno dimostrato. Infatti dopo aver provato a commercializzare la sua invenzione in tutto il mondo, e aver ricevuto anticipi dal pre-acquisto di questi motori, l’azienda si è vista costretta a chiudere i battenti nel 2010 con l’arresto del suo fondatore per truffa (il processo comunque è ancora in corso).
Le teorie contrastanti in questo campo sono feroci, fino ad arrivare a immaginare complotti internazionali per nascondere all’umanità una fonte di energia pulita e gratuita che potrebbe rivoluzionare il mondo della mobilità e non solo. Di fatto siamo molto lontani dal poter usare i campi magnetici per muovere un veicolo, in quanto se in laboratorio effettivamente con questa tecnica si possono far muovere semplici oggetti molto leggeri per un determinato momento (escludendo il moto perpetuo) questa tecnologia non ha la potenza necessaria per essere accoppiata ad un albero motore (la quale necessiterebbe di una fonte energetica elettrica, tornando punto a capo).
Affidandosi ad una seria ricerca scientifica vedremo nel futuro lo sviluppo di questa tecnologia, per il momento è da escludere che in qualche modo ci possa aiutare nel raggiungere un beneficio nella ricerca della mobilità sostenibile se non inasprendo il discorso su quest’ultima e dando un’occasione ai refrattari su questo argomento nell’utilizzarlo come esempio negativo a loro favore.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Roadmap della mobilità sostenibile
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Informazioni tesi
Autore: | Andrea Gaiardo |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Politecnico di Torino |
Facoltà: | Architettura |
Corso: | Disegno Industriale |
Relatore: | Claudio Germak |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 262 |
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