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Il ruolo delle Regioni nell’ordinamento internazionale e comunitario alla luce della riforma del Titolo V parte II della Costituzione

Il nuovo art. 117 Cost.: le principali novità introdotte dalla riforma

Nell’ambito della riforma che ha investito il Titolo V, il nuovo art. 117 risulta uno degli articoli più innovativi poiché ha ridefinito, all’insegna di una più marcata applicazione del principio di sussidiarietà, le competenze tra Stato e Regioni, ridisegnando il ruolo di queste ultime tanto a livello interno, quanto sul piano comunitario e internazionale.
Il riconoscimento dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario, sinora basato su un’interpretazione estensiva dell’art. 11 della Costituzione, acquista con la riforma del Titolo V una base costituzionale sicura ed incontrovertibile nell’art. 117, comma 1, ove si stabilisce che ”la potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali”. Bisogna ricordare che il fenomeno dell’integrazione europea era sconosciuto al Costituente e, anche in seguito, in Italia non si era ritenuto di procedere con una riforma ad hoc che tenesse in considerazione il nuovo ruolo dell’Unione europea e l’impatto del diritto comunitario sull’ordinamento interno. Di conseguenza, dal momento che l’unica parte della Costituzione ad essere modificata in tempi recenti è stata proprio il Titolo V della parte seconda, è in questa parte e specificamente all’art. 117 che si fa riferimento all’ordinamento comunitario.
Tornando alla specifica disposizione in esame, si deve rilevare che essa è stata ritenuta fortemente innovativa per quanto riguarda la posizione della legislazione nei confronti degli obblighi internazionali. Per quanto concerne, invece, la materia oggetto di analisi, ossia i rapporti con il diritto comunitario, essa si è limitata a fornire un fondamento costituzionale specifico ai vincoli che già esistevano e venivano ricavati dall’art. 11 Cost. In particolare, secondo parte della dottrina, la nuova formulazione ha lasciato immutato il tradizionale rapporto tra ordinamento interno e ordinamento comunitario quali ordinamenti “separati, ma comunicanti”.
Nei primi commenti si è frequentemente negata l’innovatività della disposizione, poiché avrebbe dato evidenza costituzionale ad un assetto già definito dalla legge ordinaria e dalla giurisprudenza costituzionale. Anzi, si è fatto notare come la disciplina costituzionale dei rapporti con l’Unione europea fosse rimasta ben lontana, nel suo insieme, dalle più articolate disposizioni inserite in altre Costituzioni.
Si può affermare che il nuovo art. 117, comma 1, non ha costituito l’”articolo comunitario” della Costituzione per lungo tempo invocato a fronte dell’impossibilità di riportare il processo di integrazione europea al solo art. 11, che era stato pensato in riferimento a ben diverse ipotesi di rapporti internazionali. Per “articolo comunitario” il Chiti ha inteso una disposizione costituzionale che in termini generali legittimasse il tema dell’integrazione europea. L’art. 117, co. 1 Cost., non tratta del problema generale dell’appartenenza dell’Italia all’Unione europea, ma solo delle condizioni per l’esercizio della potestà legislativa dello Stato e delle Regioni. Mancando nel riformato Titolo V qualsiasi altro riferimento generale ai temi europei e considerando che i “vincoli” da rispettare erano pacificamente già vigenti sulla base dei principi costituzionali comunitari, resta confermata la tesi che nulla è cambiato per quanto riguarda i rapporti tra l’ordinamento nazionale e quello comunitario.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il ruolo delle Regioni nell’ordinamento internazionale e comunitario alla luce della riforma del Titolo V parte II della Costituzione

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Informazioni tesi

  Autore: Thomas Joseph Adabbo
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia Aziendale
  Relatore: Giancarlo Guarino
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 192

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Parole chiave

costituzione
diritto internazionale
regioni
titolo v
art. 117
riforma del titolo v
ordinamento comunitario
vecchio ordinamento
potestà delle regioni
legge n. 11 del 2005

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