La democratizzazione del sistema politico turco: l'Islam moderato al potere e la custodia dei militari

Gli anni di governo del Partito della Madrepatria

Gli anni dal 1983 al 1991, videro la scena politica dominata da Turgut Özal e dal suo partito, l'Anap. Populista, demagogico e conservatore, il Partito della Madrepatria riassumeva in sé le quattro tendenze estremiste che avevano caratterizzato gli anni precedenti il colpo di stato: destra, sinistra, integralismo islamico e destra radicale.

Alle elezioni del 1983 furono ammessi solo tre partiti: il Partito della democrazia nazionalista (Milliyetçi Demokrasi Partisi, Mdp), strettamente legato ai generali saliti al potere dopo il colpo di stato; il Partito populista (Halkçi Partisi, Hp), legato all'ala kemalista del Chp; e il già citato Anap. La giunta militare si schierò apertamente a sostegno del Mdp e, in misura minore, del Hp.

Questo si rivelò essere un punto di forza per Özal, poiché gli consentì di presentarsi come unico vero democratico e, di conseguenza, di attrarre il voto di tutti quelli che dopo tre anni di regime volevano l'esercito fuori dalla vita politica.

Nonostante avesse origini curde, Özal si presentò come un convinto nazionalista turco e sostenitore di uno stato forte e pragmatico, capace di garantire l'ordine e la disciplina. Il suo governo fu l'autore di una serie d'azioni intese a ristabilire il primato della politica civile su quella militare, che diedero avvio ad un lento processo di democratizzazione e di riappacificazione sociale, che ebbe come conseguenza l'assottigliarsi del divario che separava la popolazione civile dagli uomini al potere.

Nel 1984 la maggioranza votò in parlamento un provvedimento che permetteva ad alcuni partiti esclusi l'anno prima di partecipare alla vita politica. Si videro riconosciuti il Partito socialdemocratico (Sosyal Demokrat Partisi, Sdp), guidato da Erdal In.nü, figlio di İsmet Paşa; il Partito della giusta via (Dorğu Yol Partisi, Dyp), che tutti sapevano essere la formazione guidata da dietro le quinte da Demirel; il Partito della prosperità (Refha Partisi, Rp), erede del Partito per la salvezza nazionale di Erbakan.

L'influenza dei vecchi leader politici, che guidavano i diversi partiti indirettamente, aumentava sempre più. Özal decise di accettare la sfida e indisse un referendum per la modifica della costituzione in modo da permettere ai politici che erano stati interdetti dalla vita politica di rientrare.

Il risultato referendario, che vide una risicata vittoria del sì, spinse la maggioranza ad indire elezioni anticipate che si sarebbero svolte alla fine del 1987. Queste confermarono la maggioranza assoluta all'Anap, ma registrarono anche la crescita del Partito socialdemocratico, che si era unito al Hp due anni prima, e del Partito della giusta via di Demirel.

In generale si ebbe una vittoria della nuova classe politica, rappresentata da Özal e In.nü, sulla vecchia guardia, Eçevit2 e Demirel, anche se quest'ultimi, come vedremo, erano ancora lontani dall'uscire di scena.