La poesia di Agostinho Neto dalla lotta di liberazione a modello del canone letterario angolano

Secondo Luandino Vieira oggi pare che la linea fondamentale di sviluppo della letteratura angolana sarebbe il continuo interrogarsi sulla questione nazionale. Nei movimenti risalenti al periodo del colonialismo era invece la ricerca dell’angolanità: l’affermazione di una letteratura angolana.
“Havia essa essência que é a angolanidade dum texto. Agora já não é só a angolanidade dos textos que os textos buscam”.

Le opere scritte da autori come Pepetela, Henrique Abranches o Manuel Rui sono la creazione della nazione dato che in una maniera o nell’altra, tutti loro riflettono sull’idea di formazione di una nazionalità angolana e le opere che emergono sono una prova di ciò. Anche se la letteratura angolana, a detta di Vieira, è in crisi perché il meglio dell’opera di questi autori è stata scritta precedentemente nonostante sia stata pubblicata in maniera postuma.
Sin dall’inizio, Neto fu uno scrittore di una poesia politica, dalla quale si percepisce principalmente un intento politico. Il suo obiettivo era chiaramente, come quello di molti suoi contemporanei, quello di esprimere nella letteratura il desiderio degli Angolani di essere liberi dal dominio coloniale. La sua poesia ad ogni modo esprime maggiormente il suo nazionalismo più che il socialismo politico. La letteratura di Neto si realizza in due obiettivi principali: 1) scrivere la poesia dell’Angolanità ovvero una poesia la cui ispirazione sia l’eredità culturale angolana e che contribuisca alla nascita di una coscienza nazionale, 2) per aiutare il popolo angolano nel progetto politico dell’anticolonialismo. Di sicuro, identificare la poesia netiana non significa solo ridurla ad un intento meramente politico. La poesia di Neto è uno specchio in cui si riflettono gli angolani, sia per le dimensioni che assumono i personaggi sia per la spinta liberatrice a cui esortavano poesie come i Contratados, Quintadeira, Mussunda amigo, dove il poeta fa scorrere come in un film tutte diapositive in cui potersi identificare. Poesie in cui Neto trova un modo per celebrare l’umanità di coloro che hanno sempre perso tutto. In Contratados si vede l’immagine della desolazione evocata dalla visione della disperazione che trova sollievo nel canto:
“Lá vão perdem-se na distância na distância se perdem os seus cantos tristes Ah! eles cantam... […]”

La sua poesia evoca anche le persone comuni, diventando così la fonte di ispirazione e un motivo di gioia in quello che l’Angola può offrire. Il poeta si identifica con i suoi connazionali e si offre di cantare il grido che nasce dalla loro condizione. Nella poesia Quintadeira, l’immagine della donna che è costretta a vendersi per la sopravvivenza trova spazio per essere descritta: A quintadeira/ que vende fruta/ vende-se. In Mussunda Amigo, dedicato al suo amico che non può leggere questi versi, Neto celebra la forza della solidarietà. L’Africa è diventata un mondo di oscurità, oscurità scesa sul continente dopo la conquista imperiale. L’oscurità che è sempre presente nelle poesie di Neto ma che vede sempre in lontananza uno spiraglio di luce. In Desfile de Sombras, Neto è il tambor africano che libera l’uomo dall’abisso scuro della negazione, una liberazione con gli occhi asciutti, com os olhos secos.
Alcune poesie di Neto sono specificamente politiche: Luta, Criar, Havemos de Voltar, O içar da bandeira sono una vera e propria chiamata alle armi. La poesia è qui lo strumento per il messaggio,è il veicolo per il messaggio semplice ma efficace secondo cui l’Angola senza l’indipendenza soffrirà sempre di uno stato di subalternità: Havemos de voltar/ À Angola libertada/ Angola Indipendente ( Havemos de voltar). Indipendenza che sarà reale solo con la lotta, sangue e lacrime: “E nova onda se levanta para a luta/ e ainda outra e outra/ até que da violência/ apenas reste o nosso perdão”, è una consapevolezza lucida quella di Neto, è il poeta del messaggio, non tanto di lirismo o di intimità, fa un uso diverso della poesia, una poesia che rimane comunque di qualità. Anche se Neto non è forse il più completo fra i poeti angolani della sua generazione, la sua poesia è comunque l’unica che unisce con successo rivendicazione culturale e politica dell’Angola, in più come visto dalla tematica dei suoi versi dà spazio alla tematica dell’essenza angolana dove il protagonista è, volutamente il subalterno nella sua essenza angolana.